Andrea Giambruno difese Giorgia Meloni in diretta tv: il video

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

Tag: vip
Condividi

Andrea Giambruno è il compagno di Giorgia Meloni, nonché padre dell’unica figlia Ginevra.

Qualche anno fa, l’uomo – di professione giornalista di Tgcom24 – difese la sua dolce metà in diretta tv. Il video, neanche a dirlo, è tornato in auge proprio nelle ultime ore.

Andrea Giambruno difese Giorgia Meloni

Correva l’anno 2021, quando Andrea Giambruno difendeva la compagna Giorgia Meloni dall’attacco del professore Giovanni Gozzini. Quest’ultimo apostrofava la leader di Fratelli d’Italia come “pesciaiola, vacca e scrofa“. Nel corso della rassegna stampa a Tgcom24, Giambruno prese le difese della madre di sua figlia:

“Per coloro che non lo sapessero, sono il compagno di Giorgia Meloni, la madre di mia figlia. Sono molto fiero di quello che ha fatto nella sua vita”.

Le parole di Andrea Giambruno

Andrea ha proseguito:

“Non mi permetto di commentare le parole del professore perché ci sono altri luoghi dove verranno commentate e sentenziate in altri termini. Mi permetto solo di dire che ci sono dei minori che leggono certe schifezze. Io spiegherò a mia figlia quanto sua madre sia valorosa e meritevole di ciò che ha fatto nella sua vita. Mi auguro, professore, ammesso che lei abbia dei figli, che i suoi di figli possano dire altrettanto dei suoi commenti misogini, indegni e vergognosi“.

Le parole di Giambruno, dette in diretta tv durante la rassegna stampa del Tgcom24, fecero parecchio scalpore.

Gozzini punito per gli insulti alla Meloni

La Meloni non venne difesa soltanto da Giambruno, ma anche da altri colleghi e giornalisti. Gozzini, anche se in seguito si scusò, venne sospeso per tre mesi. Giorgia ricevette il sostegno anche da parte di Sergio Mattarella e da Mario Draghi.