Alexandria Ocasio Cortez e la vittoria delle donne alle elezioni USA

Alexandra Ocasio Cortez e tutte le altre donne che sono state elette senatrici: il rinnovamento della politica USA parte dalle quote rosa.

Alexandria Ocasio Cortez è soltanto una delle moltissime donne elette al Congresso degli Stati Uniti durante le elezioni del Midterm che si sono tenute ieri. Progressista, giovanissima e di origini portoricane, la Ocasio Cortez è la punta di diamante di una sorta di sollevazione popolare che ha portato moltissime donne a mobilitarsi per entrare in politica e far ascoltare agli americani le moltissime voci di cui è composta la cosiddetta onda rosa della politica statunitense.

Le donne in politica dopo il MeToo

A quanto sostengono coloro che stanno analizzando la situazione politica attuale negli Stati Uniti, la discesa in politica di Donald Trump e le prese di posizione del suo governo contro le donne, le minoranze e gli immigrati ha provocato una vera e propria reazione popolare e soprattutto femminile.

Discriminate, derise, relegate ad accessorio politico e sociale, le donne americane hanno cominciato a sollevare la testa attraverso il movimento MeToo, che ha portato alla luce gli abusi di potere e a sfondo sessuale che le donne di spettacolo e non solo hanno dovuto subire nel corso dei decenni da parte di uomini ai vertici del potere economico, sociale e politico.

La candidatura ufficiale di 273 donne al Congresso degli Stati Uniti rappresenta il numero più alto di sempre ma erano ben 529 quelle che avevano dichiarato di volersi candidare. Com’era prevedibile, i risultati elettorali sono stati rappresentativi di questa nuova corrente: per la prima volta le donne elette al congresso sono state oltre cento, moltissime delle quali rappresentano non soltanto il cosiddetto “sesso debole” ma anche quelle minoranze etniche di orientamento sessuale che l’amministrazione Trump ha tentato in ogni modo di boicottare nei primi due anni di mandato.

Alexandria Ocasio Cortez e le altre

Se il volto di punta della politica progressista anti Trump è senza alcun dubbio quello della ventinovenne Alexandria Ocasio Cortez, molte altre donne elette ieri al Congresso hanno inciso a lettere di fuoco il proprio nome nella storia americana. Nata nel Bronx e con un programma spiccatamente di sinistra (anche se criticato per essere “troppo poco socialista”), la Ocasio Cortez viene descritta da alcuni come la possibile prima presidente donna degli Stati Uniti.

Com’è ovvio che sia l’onda rosa della politica americana ha compiuto la sua corsa alla conquista del senato militando tra le schiere dei democratici: dei 29 seggi che lo schieramento di Barak Obama è riuscito a recuperare, ben 18 sono stati affidati a donne.

Tra di esse ci sono Anna Eskamani, prima americana di origine iraniana a diventare senatrice della Florida, Veronica Escobar e Sylvia Garcia, le prima americane di origini ispaniche a essere elette al Congresso in rappresentanza del Texas; Deb Haaland e Sharice Davids, elette rispettivamente in New Mexico e in Kansas sono le prime native americane a sedere nei seggi dei senatori e, come se non bastasse, la Davids è dichiaratamente lesbica; Ilhan Omar ha vinto in Minnesota con una preferenza che ha rasentato l’ottanta per cento, Rashida Tlaib è stata eletta in Michigan: saranno le prime donne di religione islamica a sedere in congresso portando il proprio velo con enorme orgoglio.

Scritto da Olga Luce

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