Al Jazeera, l’emozione della rivoluzione egiziana in diretta

Assistere alla cronaca in diretta di Al Jazeera sulla rivoluzione in corso in Egitto (disponibile sul canale 506 di Sky) induce a qualche riflessione sullo stato della nostra democrazia.

Ieri ho seguito attaccato al teleschermo parte delle cronache in diretta degli eventi che stanno cambiando la storia dell’Egitto, sull’ormai famosissimo canale Al Jazeera internazional, messo a disposizione sulla piattaforma Sky al canale 506.

Non ho paura di sconfinare nella retorica raccontandovi di essermi emozionato e commosso di fronte alle immagini di un intero popolo sceso in piazza per reclamare la propria libertà e per conquistare la democrazia, a rischio della propria vita e del proprio futuro. Avere la consapevolezza di assistere alla Storia, quella con la “s” maiuscola, quella che un giorno i nostri figli leggeranno sui libri di scuola, difficilmente può lasciare indifferenti.

Eppure nei nostri salotti del potere, e di riflesso in quelli televisivi, ci si interroga se gli egiziani siano degni e pronti per la democrazia, ci si mostra timorosi di derive islamiche che allo stato appaiono del tutto improbabili e ci si misura con le istanze del popolo egiziano con un’arroganza e un etnocentrismo davvero imbarazzanti. Come se i manifestanti del Cairo fossero bambini inaffidabili da tenere sotto tutela e prendere pazientemente per mano, o peggio dei barbari che possono essere affidati solo al dispotismo di un moderno faraone.

Verrebbe poi da dire, riguardo a noi italiani, da che pulpito! Il coraggio che stanno dimostrando gli egiziani in queste ore, l’amore e il desiderio di democrazia e libertà che mostrano, sembrano suggerire che siano molto più degni loro di vivere in uno stato libero che noi, popolo di Berlusconistan. Che di fronte alle prepotenze, all’arroganza e agli strappi del potere di questi ultimi anni abbiamo saputo reagire solo con qualche alzata di spalle, beati e soddisfatti della nostra dose giornaliera di oppio televisivo. Fornito, ça va sans dire, dal nostro amato faraone.

Scritto da Style24.it Unit

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