Chi è Agata Oleksiak: vita privata e curiosità sull’artista polacca

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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Agata Oleksiak è un’artista polacca che sta riscuotendo un grande successo.

Considerata la massima esponente della cosiddetta Yarn Bombing o Yarn Art, riveste monumenti e oggetti urbani con la tecnica dell’uncinetto. Colori vivaci e fili sapientemente intrecciati danno vita ad opere che catturano l’attenzione dei passanti. Cosa sappiamo sul suo conto?

Agata Oleksiak: chi è?

Agata Oleksiak è nata in Polonia nel 1978. Dopo aver conseguito la laurea in Studi Culturali, ha lasciato il Paese d’origine e si è trasferita a vivere a New York.

Nella Grande Mela, la sua arte ha trovato libero sfogo e pian piano è diventata famosa in ogni angolo del globo. Non a caso, ad oggi è considerata la massima esponente della cosiddetta Yarn Bombing o Yarn Art. Agata, utilizzando la tecnica dell’uncinetto, riveste: monumenti, pali segnaletici, panchine, automobili e semafori. Così facendo, trasforma i dettagli più iconici delle città in enormi lavori a maglia.

Olek: la sua arte

I mille fili colorati utilizzati dalla Oleksiak catturano l’attenzione dei passanti e li inducono alle più svariate riflessioni.

Le sue creazioni esplorano la sessualità, gli ideali femministi e l’evoluzione della comunicazione attraverso forme tridimensionali, colori e dettagli. Moda, artigianato e arte pubblica: questo è il mix che le sue opere regalano allo spettatore.

Olek: il successo

Le sue opere sono state esposte in gallerie, musei e spazi pubblici di tutto il mondo, nonché presentate da riviste di un certo calibro come: New York Times, Wall Street Journal, New York Magazine e TIME Magazine. Olek ama stupire e sostiene che la sua arte non possa essere completa senza la reazione delle persone. Le creazioni di Agata sono sempre un po’ ironiche e ludiche, ma trattano sempre tematiche attuali di estrema importanza.

Perfomers completamente vestiti di crochet che girano per la metropolitana di New York, la casa di accoglienza per donne in India ricoperta da fili coloratissimi, il toro di Wall Street rivestito all’uncinetto: queste sono solo alcune delle sue magnifiche opere. Ha dichiarato:

“Come artista la mia missione è quella di attirare l’attenzione su questioni cruciali: cause umanitarie, diritti delle donne, uguaglianza sessuale, libertà di espressione e ingiustizie. Metto in risalto gli oggetti di tutti i giorni e conferisco loro un significato nuovo e profondo ricoprendoli con l’uncinetto”.

Nel 2014, la Oleksiak ha scelto di intervenire anche sulle sculture realizzate da Jason deCaires Taylor all’interno del MUSA, il museo sottomarino situato tra i fondali delle acque messicane. L’obiettivo è stato quello di denunciare la condizione degli oceani, sempre più inquinati e minacciati dai cambiamenti climatici.

Olek: un’arte effimera

Al momento, il suo curriculum vanta più di 30 mostre internazionali. A quanti le chiedono informazioni sul suo conto, Agata risponde:

“Se voleste saperne di più su di me, osservate la mimetizzazione all’uncinetto, seguite il filo al neon, immaginate le mie mani che lavorano nodo dopo nodo e pensate alla scultura che si disfa. Voglio che chi guarda ami la mia arte e si senta ansioso perché sa che mio lavoro è effimero. Voglio che godano della bellezza di una forma d’arte che è in constante cambiamento, che viene distrutta e riformata come un nuovo lavoro”.