Abusi quando era bimbo: il racconto terribile di Diego Della Palma

Abusi subiti da un prete in collegio quando era bimbo: il racconto terribile di Diego Della Palma, con un infanzia passata fra meningite e bullismo

Nel salotto televisivo di Silvia Toffanin Diego Della Palma ha trovato la forza per parlare degli abusi subiti da un prete quando era solo bimbo: a Verissimo il racconto terribile dell’imprenditore e mago del make up, che si è voluto raccontare come mai prima. Della Palma è un uomo sensibile ma ha voluto rompere la diga ed ha parlato, raccontando con voce serena ma animo in tumulto di una delle pagine più buie della sua vita: gli abusi sessuali subiti da un prete in collegio. 

Diego Della Palma e la malattia che quasi lo uccise prima degli abusi sessuali in collegio

Ad approfittare del Piccolo Diego sarebbe stato, per sua ammissione, un tal Padre Ugo di Gubbio. Dopo aver ripercorso alcuni momenti salienti della sua esistenza, fra cui una meningite a sei anni che lo ridusse in fin di vita con i suoi a pregare con un santino in mano, l’imprenditore ha voluto raccontare anche del bullismo che aveva dovuto subire. 

Il bullismo: l’aspetto effeminato del piccolo Diego Della Palma e gli abusi dei prepotenti

Ha spiegato Diego Della Palma a Toffanin ed al pubblico: “Avevo un aspetto effeminato e mi chiamavano ‘femminea’, femminuccia. Per superare la solitudine usavo una radiolina, lì c’era tutto il mio sogno che mi portava a dire: devo andare via di qua“. Poi la chiosa truce, con io racconto degli abusi: “Padre Ugo di Gubbio mi ha irretito piano piano, ma è passato, l’ho perdonato. Mi ha chiamato, era molto vecchio e mi ha chiesto se gli volevo ancora bene”. 

Gli abusi di padre Ugo: Diego Della Palma e il ricordo più amaro di quegli anni

Poi Della Palma ha fatto un distinguo di assoluta sincerità e sensibilità intellettuale: “Non mi pesava tanto quello che accadeva la sera verso le 21 in quel corridoio buio, quanto ciò che accadeva in chiesa all’alba”. Cioè “quando si andava a messa e si parlava di rettitudine e di forza di volontà per vincere le tentazioni e io mi chiedevo ‘se poche ore fa è successo tutto l’opposto, in cosa devo credere?’ E all’epoca non si poteva parlare con nessuno, neanche con i genitori”.

Scritto da Daniele Orlandi

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