La rappresentazione della vita quotidiana nei prodotti audiovisivi odierni

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Conoscerete tutti quella divertente storiella che ha come protagonista la cavia da laboratorio che orgogliosamente dice al suo simile: “Vedi, ho addestrato il mio sperimentatore, ogni volta che premo questa leva, lui mi porta da mangiare”. Ora attraverso la proposta di una punteggiatura inusuale e creativa, questa cavia sta contestando la reazione che lo lega allo sperimentatore. In particolare esso ridefinisce i ruoli sociali e il concetto di gerarchia. Se le cose stanno come afferma la cavia, chi dei due è veramente lo sperimentatore e chi invece l’esperimento?

Lo studio dei rapporti di ruolo, delle relazioni interattive, dei processi comunicativi tra individui nella vita quotidiana, costituisce uno degli interessi principali dell’approccio sociologico. Per Ervin Goffman, le strategie degli individui negli incontri tra simili, sono tese a controllare la definizione della situazione su quello che sta accadendo, a livello fenomenologico. Le reazioni fondamentali sono queste: a) farsi una impressione sugli altri; b) controllare e influenzare le impressioni che gli altri hanno su di noi. Ora per situazione sociale si intende quel tipo di ambiente capace di permettere il controllo reciproco, all’interno del quale un soggetto è accessibile, senza ricorso a strumenti particolari, ai sensi di tutti gli altri che sono presenti, che a loro volta sono accessibili a lui.

Case study: il neorealismo nel mondo degli audiovisivi e dei videogiochi

Ogni tanto la necessità di raccontare e mostrare la verità e il realismo in un’opera di fiction, emerge. Senza andare troppo lontano analizziamo due casi specifici, quello del regista britannico Ken Loach, attivo dalla seconda metà degli anni sessanta, il recente caso di Zerocalcare. Entrambi sono capaci di pescare dalla realtà senza bisogno di costruire mondi fantastici e realtà volte all’escapismo come espediente narrativo di grande successo e presa sul pubblico. Questo elemento è una caratteristica che anche negli States trova in alcuni artisti come il cantautore Bruce Springsteen, uno dei suoi massimi esponenti, capaci di ottenere un successo prima nazionale, poi mondiale, attraverso una narrazione di storie reali o comunque ambientate in un contesto verosimile, magari modificando alcuni dettagli, nomi e situazioni.

Con uno degli ultimi film, Sorry We Missed You, Ken Loach mostra uno spaccato di vita autentica, attraverso le vicende di una coppia di Newcastle, felicemente spostata. Di mezzo c’è però la crisi economica globale che incombe. Il protagonista maschile si introduce gradualmente nel circuito lavorativo dei corrieri freelance, entrando in una grande società che si occupa di consegne. Il meccanismo narrativo ci mostra quindi il protagonista, il quale in un primo momento è in ascesa, per poi venire stritolato da un sistema tutt’altro che umano e comprensivo, per chi sbaglia e non riesce a stare al passo coi tempi. Una logica perversa che ricorda per certi versi quella dei videogames, dove progredendo di livello i nostri riflessi devono essere sempre più veloci e pronti, ma dove il ragionamento e la logica devono essere sacrificati, a favore della rapidità di esecuzione. Un esempio che come possiamo vedere ci riconduce alla storiella della cavia e dello sperimentatore, ma su livello e scala più elevata. Il circuito dei videogiochi oggi si basa su un sistema tecnologico più avanzato, dove ogni tipo di console ha le sue skill e le caratteristiche peculiari. Possiamo quindi notare come una rappresentazione della vita quotidiana nei prodotti audiovisivi odierni sia sempre più possibile e accessibile per chi desidera svagarsi con questo tipo di prodotti. L’offerta oggi comprende anche le piattaforme di streaming come Netflix, Disney Plus e Prime Video, per citare le maggiori, senza dimenticare in termini di connettività il circuito dei giochi online come NetBet casinò online, sempre più presenti e praticati dagli utenti appassionati di giochi virtuali.