Versace in vendita: Michael Kors e Tiffany in pole position

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Uno dei pochi brand italiani che ha sempre potuto vantare della propria indipendenza, Versace, negli ultimi giorni è al centro dell’attenzione che lo vede pronto per essere venduto ad un gruppo americano per il valore di 2 miliardi di dollari.

Rivoluzione in casa Versace

Pezzi di puzzle che possono essere combinati soltanto adesso, come l’uscita di scena di alcuni manager.
Da Londra a Zurigo sono passate voci già nei giorni scorsi ma pare che, nelle ultime ore, esse possano trasformarsi in atti.

Si parla di una comunicazione ufficiale che risale allo scorso martedì, quando Donatella Versace ha convocato i dipendenti, ma, ad ogni domanda, i dirigenti della casa di moda hanno risposto con un secco “no comment“.

Oggi, la notizia è certa: il marchio della Medusa è sul mercato. Il prezzo? 2 miliardi di dollari, circa 1.7 miliardi di euro. Non si conoscono i dettagli e occorre parlare con cautela, perché, in passato, molte operazioni così delicate sono state modificate, come è accaduto per Valentino, il cui acquirente sembrava essere il fondo Carlyle, ma, improvvisamente diventò Permira, o sono addirittura saltate all’ultimo momento.
Per cui, fino ad una conferma da parte della casa di moda, le carte in gioco possono cambiare.

Versace, l’assetto

Versace è controllata dalla holding Givi, la cui maggioranza, 50%, è nelle mani di Allegra Versace Beck, figlia di Donatella, che possiede il 20% ed è la direttrice dello stile e il restante 30% di Santo Versace, il terzo fratello che ha fondato l’azienda assieme a Gianni nel 1978.

Lo stilista, morto nel 1997, ha lasciato la maggioranza in eredità all’allora piccola nipotina Allegra.

Se l’assetto della holding è a conduzione familiare, quello della società operativa Gianni Versace spa è differente, perché è presente Blackstone per il 20%: il fondo americano è entrato nel 2014 per 150 milioni di dollari, con l’obiettivo di quotare la società in Borsa, valutandola 1 miliardo di euro. Oggi, ne vale 1,7.

Versace, la ripresa del 2017

Versace è un brand storico per la moda italiana e internazionale: non ha creato semplicemente uno stile, che rispecchia il patrimonio artistico dell’antica Roma, ma ha trasmesso un messaggio, uno “state of mind” secondo cui la donna è forte, elegante, provocatoria, una dea.

La maison fa gola a molti acquirenti, specialmente adesso che sta percorrendo la strada giusta per un rilancio, dopo un periodo di crisi: il bilancio del 2017 è stato registrato con utili netti di 15 milioni, rispetto alla perdita di 7,4 milioni del 2016.

L’acquirente

Molti gruppi hanno studiato il dossier Versace.

Si è riscontrato un notevole interesse presso la Kering di François Henri Pinault, che però si sarebbe rassegnato per il prezzo troppo alto.

Non si esclude il colpo di scena, ma nella classifica dei possibili acquirenti ci sarebbero Michael Kors e Tiffany & co. Proprio Kors, in queste ultime ore, risulterebbe il favorito per la chiusura dell’operazione.

Anche in questo caso, Versace confermerebbe il suo primato: il primo brand italiano ad essere venduto ad un gruppo americano, a differenza degli altri, che sono stati comprati da aziende francesi.

Il mistero della Medusa

Ma cosa si cela dietro questa svolta? Nessun membro della famiglia Versace ha rilasciato dichiarazioni.

Certo è che la notizia è stata destabilizzante: un marchio come quello della Medusa, che ha sempre protetto la propria italianità, oggi, in vendita ad un gruppo americano.