Trionfo della rockstar italiana tornata a nuova vita
È stato un maledettissimo batterio polmonare, due anni fa, a strappare Vasco Rossi dal suo amato palco, portandolo quasi alla soglia della vita e a un’ipotesi di suicidio (affermato e poi smentito).
E si potrebbe pensare che una polmonite sarebbe potuta venire anche ai quarantamila fan deliranti che ieri sera, incuranti della pioggia battente, allo Stadio Olimpico Torino hanno accolto il ritorno del Komandante con un boato e con quel calore che il cantante ha dichiarato essere stato fondamentale per la sua ripresa.
Sono sette le tappe del Live Kom 013, la giusta e sacrosanta ripresa del quasi omonimo tour del 2011, interrotto proprio a causa del male fulminante.
Anche l’abbigliamento del rocker di Zocca è lo stesso di sempre, come segno di continuità col passato: giubbotto di pelle, cappello a visiera al contrario da vero ribelle e inevitabili scarpe da ginnastica (e Vasco ne avrà consumate nei suoi allenamenti preparatori).
Ad accompagnarlo in questa impresa – l’obiettivo è chiaro e predefinito su Facebook: “riallacciare un discorso, continuare un discorso, portare un po’ di gioia” – i compagni di sempre, dallo stesso Vasco definiti la migliore band al mondo: Claudio Golinelli al basso, Maurizio Solieri e Stef Burns alla chitarra, Matt Laug alla batteria, Alberto Rocchetti alle tastiere e pianoforte, Frank Nemola alla tromba, Andrea Innesto al sax e cori e Clara Moroni ai cori.
Il concerto viene inaugurato da L’uomo più semplice, il suo ultimo singolo, ma in scaletta trovano spazio brani come Ogni volta, Il Manifesto futurista della nuova umanità , Non l’hai mica capito, Eh già, Siamo solo noi. I soliti, C’è chi dice no, Gli spari sopra, Stupendo.
In gran forma nonostante l’età e gli acciacchi, il Blasco si produce anche in un medley di canzoni storiche e dà la mazzata finale ai fedelissimi presenti a Torino con un poker d’assi di classici del suo repertorio: Sally, Un senso, Vita spericolata e Albachiara.
Ora attendiamo con ansia gli altri tre appuntamenti piemontesi (oggi, il 4 e il 15 giugno) e poi la sortita al Dall’Ara di Bologna (22, 23 e 26 giugno).
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