Vasco Rossi – Nonciclopedia: parla la rockstar che zittisce il web

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Vasco Rossi contro il web.

La parola al censore. Solo su Blogosfere Spettacoli

Aggiornamenti sul caso Vasco Rossi contro Nonciclopedia.Tania Sachs, responsabile dell’ufficio stampa del rocker di Zocca, ha rilasciato la seguente dichiarazione che dovrebbe gettare luce sulla vicenda: 

A proposito di Nonciclopedia, prima di tutto fatti e non solo parole: piu’ di un anno fa, nel febbraio 2010, abbiamo sporto querela per diffamazione nei confronti del sito Nonciclopedia che degli insulti contro Vasco Rossi aveva fatto la sua bandiera.

Insulti quotidiani e gratuiti, insulti a tempo perso e senza alcun motivo. 

A un anno e mezzo circa dalla denuncia per diffamazione il magistrato in questi giorni ha riscontrato che gli elementi di reato per diffamazione esistono tutti e lo ha comunicato alle parti. In seguito alla comunicazione del magistrato, gli ammministratori di quel sito hanno deciso autonomamente di chiudere il sito perché si sono evidentemente accorti di essere nel torto.

Vasco non ha mai chiesto la chiusura del sito, ha molto semplicemente chiesto al suo avvocato di difenderlo in sede giudiziaria dalla diffamazione, persistente. E’ evidente che non sono vittime, ed è un giudice a decidere che sussiste il reato per diffamazione, cosa ben diversa dal definirsi un sito di satira.

Attenzione a pubblicare notizie solo unilaterali, chi si occupa di web sa bene che è molto difficile far chiudere un sito, se non addirittura impossibile.

Difendersi dagli insulti che piovono in maniera gratuita e non si sa per quale motivo, non è solo lecito, E’ DOVEROSO: libertà di stampa non è libertà di offendere.”

Qualche considerazione che sorge spontanea. Innanzitutto la sproporzione tra le due parti in gioco: da una parte un sito creato per hobby e divertimento, dai chiari intenti goliardici, e dall’altra una ricchissimo e potente celebrità della musica. Secondo voi come sarebbe finito un eventuale processo? In caso di vittoria di Vasco i ragazzi che gestiscono il sito sarebbero finiti sul lastrico, ecco come.

C’è poi la questione della libertà di stampa, o per meglio dire di parola, o per meglio dire di opinione. Un personaggio del calibro di Vasco, sa sempre difensore (o autoproclamatosi tale) delle libertà, il cui motto è “faccio quello che mi pare”, che si intristisce per qualche critica di troppo? Qua c’è qualcosa non va. Qua si sta parlando di doppia morale, di fariseismo, di predicare bene e razzolare male, di ipocrisia e di moralismo.

A voi la parola, dato che Blogosfere è (ancora) uno spazio libero.