Un nuovo vivaio per Zelig e Colorado Cafè. Salvo Spoto lancia “L’ape che ride”, fabbrica itinerante della comicità

Non solo talenti. Zelig e Colorado Cafè sfornano anche i talent scout della risata.

E' il caso di Salvo Spoto, attore brillante valorizzato proprio dalle popolari ribalte di Mediaset, che diventa a propria volta mecenate dei giovani comici.

Il Festival per artisti in erba che ha lanciato da pochi giorni si chiama "L'ape che ride". La prima edizione si è tenuta a Chatillon, in Val d'Aosta, lo scorso 24 ottobre.

Per gli attori, l'inedita rassegna-concorso è un valido proscenio in cui mostrare le proprie qualità ed un'occasione di lavoro concreta.

I migliori tra loro, infatti, fanno parte di uno show itinerante in tutta la penisola. "L'ape che ride" è una piccola fabbrica della comicità promossa da Salvo con l'agenzia PM Promotion di Patrik Mittiga.

Lo stesso direttore artistico, Salvo Spoto, presenta in esclusiva ai lettori di Format gli artisti emergenti rivelati dal palco di Chamonix. 

Cominciamo dal titolo: il pungiglione dell'ape è solo un simbolo della comicità o avete scelto questo nome originale per altri motivi?

L'ape è al tempo stesso una metafora "pungente" della satira ma anche l'emblema della sagra del miele che si svolge nella località che ci ha ospitato, la splendida Chatillon.

Abbiamo associato all'inizio la nostra manifestazione proprio a questa antica tradizione economica. Pensa che in Italia ci sono oltre cento comuni che vivono di apicoltura. Partendo da questi centri, contiamo di creare un vero circuito della comicità. In ogni caso contiamo di estendere il network a tutte le località che vorranno ospitare il nostro concorso e promuovere al contempo le proprie attrattive turistiche.

L'ape che ride andrà dunque in tour…

Sì, i migliori comici che la nostra giuria di esperti sceglierà ad ogni edizione intratterranno il pubblico in giro per l'Italia. Tanti Comuni ci hanno già invitato, abbiamo già pronto un primo calendario di show. Lo spettacolo potrebbe addirittura sdoppiarsi, per cui nella stessa sera alcuni artisti possono lavorare, ad esempio, in Lombardia, altri in Campania o Sicilia.

Parliamo dell'edizione di quest'anno, da poco conclusa. Avete assegnato un premio alla carriera a Cesare Gallarini, autore e attore che tra l'altro fa parte del nostro network, Blogosfere (qui, il blog di Cesare). Un premio alla carriera a 50 anni non è prematuro?

In Italia c'è la brutta abitudine di assegnare questo genere di riconoscimento ai comici passati a miglior vita. Noi vogliamo darlo ad una persona ancora giovane che ha un lungo cammino davanti a sé ma ha già alle spalle una carriera importante. Un percorso prestigioso iniziato a Drive in, programma mito della Tv, con La Carovana, proseguita come autore tra gli altri di Aldo Giovanni e Giacomo, ovvero il meglio della comicità italiana, e come insegnante e formatore delle nuove leve della risata.

Servono davvero questo tipo di concorsi?

Servono molto. Tutti noi professionisti della comicità abbiamo fatto la gavetta con questo genere di rassegne. Sono utili per entrare nell'ambiente, per avere visibilità, prendere contatti con gli addetti ai lavori.

La nostra gara poi ha una particolarità che abbiamo ideato per valorizzare meglio i talenti e non imprigionare la loro creatività. I comici in gara non devono rispettare un tempo prefissato per recitare il proprio monologo. Ognuno può scegliere di impiegare da 5 a 10 minuti a seconda delle esigenze. E' importante lasciare questa libertà, inizialmente.

Chi ha condotto la gara?

La gara è stata presentata da Carlo Negri, autore e comico, e da Lilly Currenti. Davvero bravi! Hanno condotto la serata con un ritmo pari a quello del piccolo schermo, sono stati essenziali per il buon esito della manifestazione.

Un compito importante era quello di chi doveva valutare i concorrenti. Chi erano i giurati?

Abbiamo scelto una giuria davvero valida di esperti di comicità, di spettacolo e di media. assieme al sindaco di Chatillon c'erano Gabriele Franco, che si nutre da sempre di umorismo, perchè è figlio di Pippo Franco, c'era naturalmente il nostro Cesare Gallarini, e poi ancora Claudio Cavallari, Irene Mittiga, Alan Tonetti di Tele Lombardia e Carlo Crocchiolo, autore di Odeon tv.

Dulcis in fundo, i veri protagonisti: ci presenti i concorrenti?

Ti elenco tutti i partecipanti. Daniele Diamante, Vincenzo De Masi, Gigi Travostino, Francesco Damiano, Gianfranco Teodoro, Gabriel Manzanares, Max Pieriboni, Angelo Calarco e Samuel Brocherio.

Hanno proposto una galleria di personaggi inediti davvero interessante, sono certo che le gag di alcuni di loro diverranno dei tormentoni popolari.

Chi ha ottenuto i favori della giuria?

L'hanno spuntata per necessità di competizione in quattro. Ex aequo al primo posto, Max Pieriboni con il "Gladiatore" e Francesco Damiano, con l'originale "Gianlorenzo".

Il premio della Critica è andato invece a Gigi Travostino, che ha interpretato il "Dee jay triste".

Altro premio speciale, assegnato dalla Pm, a Gianfranco Teodoro, autore dell'inedito "cantante romano".

Inoltre abbiamo assegnato un riconoscimento a Graziano Molteni, autore di un corto visibile sul circuito "aperitivocorto", "La partita più importante della stagione".

In bocca al lupo per i successi di questo nuova officina della comicità!

Crepi! Vi aspettiamo alla prossima edizione e, fra poco, vi invitiamo a seguirci in giro per l'Italia per conoscere i nuovi talenti dell'umorismo…

Scritto da Style24.it Unit

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