Time management: cos’è e come imparare a gestire il proprio tempo

Arianna Giago

La mia passione è la comunicazione, la considero un'arte. Ho avuto esperienze come articolista web e come collaboratrice presso un giornale su carta stampata della mia zona, mestiere che mi ha insegnato molto, più di quanto possano fare i libri, e mi ha fatto capire che quella del giornalismo è più di una professione, ma una vera e propria vocazione. Raccontare le storie degli altri, per gli altri. Raccontare il mondo attraverso i nostri occhi, è un compito davvero importante.

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Cosa è il Time management? Potrebbe tornarti utile più di quanto pensi.

Le nuove tecnologie ci hanno decisamente migliorato la vita, sia quella personale sia quella professionale. La possibilità di potersi connettere tutto il giorno, tutti i giorni, ci aiuta a mantenere saldi i rapporti interpersonali, ma può anche penalizzarci. L’esposizione continua sulle piattaforme online, che siano social, forum o semplicemente internet, genera una frammentazione dell’attenzione, che inevitabilmente riduce la nostra capacità di concentrazione. È proprio per sopperire a questa diminuzione della concentrazione che entra in capo il Time management.

Ma non solo, la gestione del tempo ci aiuterà a capire quanto questo sia in realtà prezioso.

Time management: cos’è

Il time management, come dice il nome stesso traducibile in italiano come gestione del tempo, è il processo di pianificazione e di controllo del nostro tempo. Azione volta ad ottimizzare le attività aziendali e quotidiane, e aumentare efficienza e produttività, ma perché dovremmo imparare a servircene?

Lo dice la scienza, ogni volta che spostiamo la nostra attenzione, la nostra concentrazione diminuisce.

Ciò che rimane ancorato all’azione precedente viene definito “residuo d’attenzione” e ci trascina nella zona denominata “zona grigia”. Lì il nostro focus è diviso, letteralmente, tra due azioni e diventa impossibile dare il 100% della nostra attenzione ad ognuna di queste. Il risultato? Impiegheremo il doppio del tempo per finire qualcosa che abbiamo iniziato e nella maggior parte dei casi, la finiremo male. Se il residuo d’attenzione poi, si verifica in modo continuo, diventerà molto più complicato raggiungere dei traguardi e anche le energie verranno sempre meno, fino ad esaurirsi.

La procrastinazione, come conseguenza, sarà inevitabile.

Time management: come gestire il tempo

La soluzione? Per preservare il focus bisognerà massimizzarlo in porzioni di tempo più piccole. Ogni volta che interrompiamo un’azione, il nostro cervello impiega 20 minuti circa per concentrarsi nuovamente.

Viene da se che un’ora di tempo senza interruzioni risulta molto più produttiva di mezza giornata di lavoro con interruzioni continue e prolungate.

Il rischio di una giornata di lavoro con finte pause, che si traducono in perdita di tempo, ci spingerà inevitabilmente verso una minor produzione e arriveremo a fine giornata con la sensazione di essere stanchi, ma senza aver combinato nulla di concreto. La soluzione è quindi il time management, ovvero pianificare, per ogni giorno, 3 blocchi di tempo della durata di almeno 45 minuti ciascuno, che siano ininterrotti.

Il focus: possiamo allenarlo anche nella quotidianità

Ma possiamo allenare il nostro focus anche nelle piccole attività di tutti i giorni. Per esempio, possiamo fare un po’ di social detox, ovvero possiamo allenarci a resistere alla tentazione di prendere in mano lo smartphone nei momenti di noia.

Anche tra la fine di un’attività e l’inizio di un’altra inoltre, bisognerebbe imparare a resistere al richiamo del nostro smartphone.

Le pause poi, sono molto importanti, 3 minuti di riposo totale tra un’attività e l’altra basteranno per poter tornare ad essere concentrati e quindi produttivi. Utilizzando la tecnica del time management quindi, lavoro, vita quotidiana e sicuramente anche la psiche, ne beneficeranno sicuramente.