Cinema e letteratura: un affaire dalle felici premesse?
Brutto e rischioso affare quando la letteratura si mescola con il cinema.
Possono uscire opere molte interessanti, come ad esempio Fight Club, mattonate incredibili, la saga del Signore degli anelli o quella di Harry Potter o ancora Twilight, o terrificanti tradimenti e incomprensioni (Watchmen è uno dei rappresentanti più recenti della categoria).
E il cinema che invece parla di libri? Ancora più pericoloso, dato che il rischio verbosità è dietro l’angolo. Vedremo se questo The Words, scritto e diretto da Brian Klugman e Lee Sternthal, riuscirà a schivare la pallottola.
Rory Jansen, il protagonista del film, è uno scrittore di belle speranze di New York che sta passando un brutto momento, dato che il suo manoscritto è stato appena rifiutato da tutte le agenzie cui l’ha presentato. Colto dal dubbio del fallimento, si sente vicino al baratro, nonostante la bella moglie lo supporti (e sopporti, data la lagna) in tutti i modi.
Tuttavia uno squassante cambiamento si profila all’orizzonte quando da un antiquario di Parigi trova un vecchio manoscritto perduto che contiene il romanzo perfetto, inedito.
Il dubbio amletico è così servito: spacciare il sicuro successo come frutto del proprio lavoro? E come fare con la crisi di coscienza? E se si rifacesse vivo il vero autore del prodigio letterario?
Il cast formato da Bradley Cooper, Zoe Saldana, Olivia Wilde, Dennis Quaid e Jeremy Irons fornità la risposta a tutti questi quesiti.
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