Terremoto Nord Italia: il sisma, Twitter, Groupalia e Prenotable

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Terremoto nel Nord Italia: il sisma, Twitter, Groupalia e Prenotable.

Il meglio e il peggio della natura umana.

Stamattina volevo scrivere un articolo che riassumesse le ultime vicende dell’italica nazione. La serie di terremoti che sta scuotendo il paese, i sismi naturali (in Emilia) e sociali (Vaticano e calcio) che sembrano far vacillare ogni certezza. Le televisioni – i canali all news in particolare – sono da giorni “sul pezzo”, ragionando, argomentando, disquisendo, arzigogolando.

Poi, per•, ho cambiato idea. Pi— ancora delle tiv—, oggi Š internet il primo vero canale d’informazione.

Le notizie giungono in tempo reale: sui social network c’Š un immediato riscontro, la gente pu• scambiarsi idee e pareri e pu• tenersi aggiornata bypassando quasi completamente i canali tradizionali.

Ed Š sui social network che possiamo ammirare il meglio ed il peggio dell’umana natura nelle situazioni di crisi. Su Twitter, ad esempio, le persone fanno girare numeri d’emergenza, spiegazioni, testimonianze ed avvisi di ogni tipo. Aiutano, tendono la mano, cercano di rendersi utili.

Stessa cosa su Facebook, anche se Twitter sembra per certi versi pi— efficace.

C’Š invece chi prova goffamente a scherzarci sopra, per poi magari rendersi conto che non Š il caso (Š morta della gente) e pubblicare a stretto giro di posta un messaggio di scuse. Ecco, in certi casi io eviterei a prescindere ogni battuta (ironizzare su calamit… naturali/eventi tragici non Š nel mio stile), ma posso arrivare a comprendere che qui si sia ancora nel campo della semplice ignoranza e/o sbadataggine (“Ops, non sapevo fosse cos grave, scusate“…

ok, il cervello bisognerebbe tenerlo sempre acceso, ma per stavolta te la facciam passare).

Diverso il discorso per imbecilli senza morale come Groupalia o Prenotable, che non riescono proprio a fare a meno di sponsorizzarsi e cercar di fare affari mentre la gente muore o Š nel panico:

Poi si scusano, certo. “Non era intenzione offendere”… e vorrei pure vedere. Ho idea che Milgram, con quel suo famoso esperimento, avesse centrato il punto: pi— una sofferenza Š distante, meno la percepiamo come “nostra”.

Anche se coinvolge altri esseri umani, e anche se ne siamo in qualche modo responsabili.

L’empatia – o la mancanza di essa – regola le nostre azioni molto pi— di quel che crediamo: arriviamo ad ingannare/umiliare qualcuno che ci rimetter…, ma non ci importa, perchŠ non ci tocca personalmente e perchŠ da quell’inganno otteniamo un vantaggio. Il marketing, la convenienza, l’interesse prima di tutto, anche della creanza e della dignit… delle persone.

In una parola, pessimi. A tutti coloro che stanno soffrendo auguro di riprendersi presto: vi siamo vicini. A Groupalia, Prenotable e tutti gli altri sciacalli, invece, non auguro un terremoto sotto al culo, no, ma di salvarsi da un terremoto con accanto un piazzista che, mentre fuggono per le scale, cerca di vendergli un set di pentole in acciaio inox.

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