Tendenze Instagram: womanspreading, una posa da dure

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

Tag: instagram
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Tendenze Instagram: womanspreading è il tag che le appassionate di questo social dovranno imparare a utilizzare, e soprattutto a mettere in pratica, se intendono seguire la moda del momento.

Come anni fa Instagram fu travolto da un’ondata di bocche d’anatra, trend che attualmente va scemando, questo è il momento di una posa di protesta. Il womanspreading non è soltanto una moda, ma uno strumento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Cos’è il Womanspreading?

Si tratta di una posizione piuttosto sguaiata, che l’immaginario collettivo attribuisce ai veri uomini: seduti a ginocchia larghe, attributi sessuali bene in vista, atteggiamento da dominatore.

Mettendo da parte l’immaginario collettivo e l’iconografia da maschio alpha, questo atteggiamento maschile, molto più diffuso di quanto vorremmo, dà così fastidio al gentil sesso che il gentil sesso ha smesso di essere gentile.

Sui mezzi pubblici e sugli aerei, nelle sale d’attesa e in tutte quelle situazioni in cui è necessario essere seduti accanto ad altri individui il manspreading invade lo spazio vitale altrui, provoca necessariamente contatto fisico non richiesto (ginocchio contro coscia, come minimo) e nei casi peggiori arriva ad assumere i connotati di una vera e propria molestia.

La moda del womanspreading consiste quindi nell’assumere in segno di protesta quella stessa posizione che le donne trovano fastidiosa nei maschi.

Tendenze Instagram: womanspreading

Chi segue le tendenze Instagram sarà già arrivato a determinare i contorni del fenomeno.

Già nomi di spicco come Bella Hadid hanno pubblicato sui propri profili ufficiali foto contenenti questo tag e addirittura le modelle di Gucci sono state immortalate in questa posizione per la luccicante nuova campagna pubblicitaria del brand.

A parte le copertine delle riviste patinate e i profili dei VIP, il womanspreading sta invadendo letteralmente anche i profili di donne comuni, che pubblicano fotografie scattate in ambienti che si vivono quotidianamente: il parco, la metropolitana, la discoteca, l’autobus.

E’ chiaro che il fenomeno “Is a Thing”, come già scrive qualcuno, ovvero esiste ed è una cosa con cui fare i conti, sia se si intende capire il vero significato di questa moda sia se si intende semplicemente seguirla e cavalcare l’hashtag del momento su Instagram.

Womanspreading Vs Manspreading

Per chi volesse cercare un significato più profondo per questa protesta, il womanspreading intende capovolgere il comportamento imposto alle donne da secoli di educazione. Tenere le gambe chiuse era – ed è ancora – un segno irrinunciabile di classe e di eleganza, soprattutto quando una donna sta indossando una gonna e non dei pantaloni.

Protestare contro l’educazione tradizionale è quindi un’altra faccia di questa medaglia. In un mondo dove le donne chiedono a gran voce e in alcuni casi ottengono un trattamento pari a quello degli uomini, il womanspreading mette l’accento anche sulla disparità di comportamento nei confronti dello spazio personale in situazioni pubbliche.

Una donna deve essere sempre composta? A quanto pare non più, almeno fino a che gli uomini non impareranno a tenere le gambe chiuse e a non invadere lo spazio altrui con la loro arroganza.

Rimane da chiedersi se assumere gli atteggiamenti peggiori degli uomini sia un mezzo efficace per migliorare la condizione delle donne o se esistono mezzi miglior per affermare l’emancipazione da certe forme di mancanza di rispetto.