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Un aumento preoccupante dei sussidi
Negli ultimi anni, i paesi del G7 hanno fatto promesse ambiziose riguardo alla riduzione dei sussidi ai combustibili fossili. Tuttavia, un recente studio del Forum for an Ecological and Social Market Economy (FöS) per Greenpeace Germany ha rivelato un quadro allarmante: i sussidi sono aumentati a livelli record, raggiungendo la cifra di 1.36 mila miliardi di dollari, con un incremento del 15% rispetto al 2016. Questo dato mette in luce una contraddizione tra le dichiarazioni ufficiali e le azioni concrete dei governi.
Italia in prima linea nell’aumento dei sussidi
Tra i membri del G7, l’Italia si distingue per l’aumento più significativo dei sussidi ai combustibili fossili, con un impressionante +166% dal 20. Questo dato è particolarmente preoccupante, considerando l’urgenza della crisi climatica che stiamo affrontando. La Germania segue con un incremento del 49%, dimostrando che il sostegno economico a petrolio, gas e carbone continua a essere una priorità per molti governi, nonostante le evidenti conseguenze ambientali.
Il ruolo degli Stati Uniti e delle altre nazioni
Gli Stati Uniti si confermano leader nella spesa per i sussidi ai combustibili fossili, con un investimento di 790 miliardi di dollari nel 2023. Altri paesi come il Giappone e la Germania seguono a distanza, con rispettivamente 269 miliardi e 114 miliardi. L’unico paese del G7 che ha mostrato un lieve calo nei sussidi è il Canada, con una riduzione dell’11%. Questo scenario evidenzia una mancanza di coerenza tra le politiche energetiche e gli impegni presi a livello internazionale.
Le conseguenze di un impegno tradito
Virag Kaufer, responsabile del programma Clima ed Energia di Greenpeace International, ha commentato la situazione dicendo che il G7 ha completamente mancato i propri obiettivi. Non solo non hanno rispettato gli impegni di riduzione dei sussidi, ma hanno addirittura aumentato la spesa per le fonti di energia più inquinanti. Questo avviene in un contesto globale di eventi climatici estremi e profitti record per le aziende del settore fossile, creando un paradosso inaccettabile.
Verso una transizione ecologica necessaria
È evidente che la strada verso una transizione ecologica è ancora lunga e tortuosa. La crescita dei sussidi ai combustibili fossili rappresenta un ostacolo significativo per il raggiungimento degli obiettivi climatici globali. È fondamentale che i governi inizino a prendere sul serio le loro promesse e investano in energie rinnovabili, sostenendo una vera transizione verso un futuro sostenibile. Solo così sarà possibile affrontare la crisi climatica e garantire un pianeta sano per le generazioni future.