Su sesso tra adolescenti, preservativo e aborto l’offensiva neocon va in onda (anche) in tv

Giuliano Ferrara, l'amico di quel papi Silvio che telefona alle minorenni e organizza feste con prostitute, comincia l'editoriale sul Foglio di ieri riferendo il racconto di Maureen Dowd, columnist del New York Times, che dopo la vittoria di Bush nel 2004 domandò al fratello: «Come hai fatto a votare quello stronzo?».

La replica del signore in questione fu: «Non voglio che mia figlia a 14 anni riceva come prima informazione sul corpo e sull'amore una lezione esemplare: vestire di preservativo una banana». Risposta che il nostro Ferrara trova tanto geniale da prenderla a modello per la sua personale crociata contro l'educazione sessuale nelle scuole. Un monumento alla coerenza il direttore del Foglio: vi ricordate quando insieme alla moglie lanciò una trasmissione, poi censurata con grande sdegno dei due coniugi, incentrata proprio sull'educazione sessuale? Era il 1992 e, per la cronaca, il programma si chiamava Lezioni d'amore.

In quanto al signor Dowd verrebbe da dirgli che piuttosto che votare un idiota poteva semplicemente far cambiare scuola alla figlia, e comunque: meglio una quattordicenne che sa mettere il preservativo alla banana o una quattordicenne incinta?

Ad ogni modo il nuovo(?) pensiero conservatore che ci ha lasciato in eredità l'era Bush, e di cui si è invaghito Ferrara, è questo e c'è poco da fare. Se ne vedono purtroppo gli effetti anche nel mondo del cinema e della tv, soprattutto sul tema dell'aborto (che la propaganda neocon assimila all'omicidio), rispetto al quale sembra essersi affermata una regoletta non scritta che vuole che i personaggi positivi, carini e responsabili scelgano sempre "per la vita".

Insomma l'aborto non viene apertamente demonizzato ma l'happy end del nuovo politicamente corretto prevede che la ragazzina adolescente incinta (restiamo in argomento), dopo qualche dubbio, decida sempre di portare a termine la gravidanza, per la gioa e la lacrimuccia di commozione di tutti.

Così accade nel film Juno (in onda su Sky), dove la protagonista decide di dare in affido il bambino, e nella serie televisiva – di grande successo negli States – La vita segreta di una teenager americana, in onda da noi su Fox life e Mtv.

Peccato che dare in affido il proprio figlio a dei perfetti sconosciuti non sia esattamente una passeggiata e che gli adolescenti veri siano ben diversi dai boy scout con l'aureola rappresentati in La vita segreta di una teenager americana, che sembrano non aspettare altro che assumersi responsabilità e fare i genitori.

(Nella foto: Shailene Woodley, protagonista de La vita segreta di una teenager americana). 

Scritto da Style24.it Unit

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