Il reggiseno e la sua storia: dalle origini fino ai nostri giorni

Tag: moda
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Oggi se ne vedono decine in commercio: a triangolo, con o senza ferretto, a fascia, imbottiti con effetto push up, a balconcino o bralette.

Il reggiseno è il capo di biancheria intima più in trend in assoluto; pensate solo al fatto che oggi si tende a lasciarlo scoperto sotto blazer scollati o sotto maglie in trasparenza. Insomma, il reggiseno nel 2022 è qualcosa che tutte le persone possono utilizzare senza limitazioni o pregiudizi.

Dove nasce però questo capo di biancheria e come è cambiata la sua funzione nel corso dei secoli?

Il reggiseno nell’antica Grecia e nell’Impero Romano

Una prima apparizione di quello che oggi normalmente chiamiamo reggiseno risale all’età del bronzo (dal 3400 a.C. al 600 a.C.): in particolare, sono stati ritrovati alcuni disegni in cui erano state rappresentate donne durante l’attività sportiva con indosso un indumento molto simile al bikini contemporaneo.

Nel periodo dell’antica Grecia, infatti, per le donne era uso comune utilizzare delle fasce molto strette attorno al petto proprio per evitare che durante gli esercizi sportivi il seno si muovesse troppo.

Al contrario, ai tempi dell’Impero Romano, le donne erano obbligate a nascondere il proprio seno con delle importanti fasciature: il motivo? Mantenere un certo decoro e buon gusto.

I primi corsetti e l’inversione di tendenza

Se durante l’antica Grecia e l’Impero Romano il reggiseno era utilizzato o per situazioni sportive, o per nascondere il più possibile le forme del seno, nel corso del XVI secolo le cose cambiarono completamente: basti pensare ai famosi corsetti super stretti che puntavano ad accentuare il seno anche con ampie scollature.

Il primo reggiseno della storia

Il primo prototipo di reggiseno moderno si deve a un nome femminile: Hermine Cadolle. La donna, infatti, presentò all’esposizione Universale di Parigi del 1889 due innovativi triangoli in seta che si dovevano allacciare sul retro. In realtà bisogna ammettere che la presentazione della Cadolle non suscitò un grande interesse alle persone passanti.

Fu il 1914 a decretare il primo brevetto di reggiseno senza dorso: Mary Phelps Jacob ideò il modello di reggiseno in grado di separare i due seni senza appiattirli.

Era un modello morbido, leggero e molto semplice anche da indossare: era la svolta per tutte le donne.

Da quel momento in poi, l’evoluzione del reggiseno fu assoluta: durante il XX secolo si assiste infatti a una grande diffusione di nuovi modelli e materiali, rendendo il reggiseno accessibile a tutte le donne.

Dagli anni ’50 ai giorni nostri

Con l’avvento degli anni ’50 assistiamo a modelli di reggiseno disegnati appositamente per le pin-up; si vedono i primi reggiseni push-up (chiamati very secret, poichè avevano all’interno i cuscinetti di aria per aumentare il seno) e a balconcino, in grado di esaltare le forme più prosperose.

Iconici, sempre in quel periodo, i bullet bra, i reggiseni con le coppe a punta che davano un tocco in più di sensualità al seno.

Come spesso accade nella storia, gli anni ’60 portarono un’inversione di tendenza, ritenendo l’uso del reggiseno qualcosa di “superfluo”. Complici di questo pensiero le prime lotte femministe, tant’è che in quel periodo moltissime donne scendevano in piazza bruciando i propri reggiseni come segno di forte critica nei confronti della società patriarcale e maschilista.

Con gli anni ’80 si ritorna all’esaltazione delle forme feminili: si assite infatti alla diffusione del cosiddetto Wonderbra, il reggiseno che era in grado di donare una taglia in più di seno a tutte le donne.

Con il passare degli anni e l’evoluzione delle tecniche di realizzazione, il reggiseno diventa un pezzo di biancheria intima sempre più curato e dettagliato, ma soprattutto disponibile per ogni tipologia di seno, di forma e di taglia.

Ogni donna si trova oggi davanti a una vastissima gamma di modelli e scegliere quello più adatto al proprio seno non è poi più così difficile. L’importante, come sempre, è riuscire a trovare il pezzo giusto che faccia sentire ogni donna a proprio agio e in armonia con il proprio corpo.