Il talent Rai elimina i migliori con un sistema di votazione assurdo: la Rai lo chiude sabato 22 ottobre!
Star Academy, padre degenere di tutti i talent, elimina cantanti e pubblico e si avvia alla chiusura anticipata, giovedì prossimo.
Più che un format, uno sparatutto autolesionista.
Fa strage dei migliori personaggi, come Sciascia e Migliorati, e porta avanti i peggiori. Potrebbe essere un nuovo concept- ribaltare la gara- ma senza preavviso non funziona!
Stermina masse di musicofili, mantenendone in vita su Rai2 poco più di un milione.
La terza puntata non decolla.
E’ pure la penultima: più che un talent, una sveltina.
Non credo abbiano nuociuto al programma condotto da Francesco Facchinetti, tutor e giudici.
Vanoni, Ron, Grignani e l’eccentrico Roy Paci sono pure dei grandi musicisti. Savino rappresenta al meglio il canale di promozione discografica più diretto, la Radio. La Cuccarini conosce i segreti del palcoscenico come Berlusconi le tette di Nicole Minetti.
Semmai, sono stati poco generosi col pubblico, tranne la Vanoni.
Penso invece che il difetto principale è il sistema di votazione.
Dovrebbe essere il fulcro, la molla propulsiva di un talent, ma su Rai 2 non fidelizza per scarsa riconoscibilità.
Non crea suspence, è ambiguo, mescola criteri pertinenti e accidentali in un cocktail indigeribile.
Unisce il tifo umorale del televoto col metro discordante degli esperti e la strategia interessata dei concorrenti che si abbattono in funzione dei rapporti dentro l’Accademia.
Manca solo l’esplosione di un trick e track sotto il culo di un cantante a caso e il gioco della bottiglia per completare l’assurdo mix!
Scelte accidentali e promiscue configurano un giudizio globale insulso su ragazzi usati come bassa macelleria per l’auditel.
Le ultime stagioni tv lo hanno provato, da X factor ad Amici da Io canto a Ti lascio una canzone: la musica in tv può funzionare.
Star Academy non ha alibi, è solo un genitore debosciato senza eredi…