Sostenibilità e moda: cosa dicono i dati

Alessandro Bianchi

Ex Product Manager di Google Italia, poi 5 anni in startup. Ha lanciato 3 prodotti SaaS e fallito con 2.

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La moda è davvero sostenibile?

La questione della sostenibilità nella moda è al centro del dibattito attuale. Mentre il termine ‘sostenibilità’ è diventato un mantra nel settore, i dati di crescita raccontano una storia diversa.

Analisi dei veri numeri di business

Negli ultimi anni, il churn rate delle aziende di moda sostenibile ha superato il 30%. Nonostante ciò, la domanda continua a crescere. Questo porta a riflessioni sul profilo dei consumatori. Le statistiche indicano che la maggior parte dei clienti non è disposta a pagare un prezzo premium per prodotti sostenibili, il che riduce il LTV (Lifetime Value) di questi clienti.

Case study di successi e fallimenti

Si prenda come esempio una startup che ha cercato di entrare nel mercato della moda sostenibile. Inizialmente, ha ottenuto fondi significativi e ha lanciato una campagna di marketing accattivante. Tuttavia, dopo due anni, l’azienda ha chiuso i battenti. Questo fallimento è attribuibile alla trascuratezza del product-market fit e alla mancanza di un’analisi approfondita della sostenibilità del loro modello di business.

Lezioni pratiche per founder e PM

È fondamentale comprendere che la sostenibilità non è solo una buzzword. È essenziale avere un piano chiaro per gestire il burn rate e il CAC (Customer Acquisition Cost). Investire in marketing senza un solido modello di business può condurre a risultati disastrosi.

Takeaway azionabili

  • Valutare sempre ilPMFprima di investire in marketing.
  • Analizzare i dati di crescita per comprendere la sostenibilità del proprio modello di business.
  • Adottare pratiche aziendali che considerino l’impatto ambientale, mantenendo un occhio attento alla realtà economica.