Signorino Buonasera vince la prima battaglia: Carfagna annuncia ispezione anti-sessista su Rai e Mediaset

Massimiliano Cordeddu è una persona simpatica e, soprattutto, molto tenace. Sta facendo parlare mezza Italia della sua battaglia condotta on line a favore dei Signorini Buonasera.

Ieri ho avuto il piacere di parlargli.

Mi ha telefonato per una questione relativa al post che gli avevo dedicato e ne ho aprofittato per farmi dare un aggiornamento.

Ho scoperto così con piacere una notizia che nessuno aveva dato, almeno in modo così esplicito: il Ministero per le pari Opportunità effettuerà una ispezione nelle sedi di RAI e Mediaset per verificare che non ci siano discriminazioni sessiste nei casting affidati a società esterne per la selezione di queste specifiche figure professionali.

Un bel risultato, alla faccia di quanti scherzano sulla sua inconsueta aspirazione lavorativa!

Ecco una parte dell'articolo in cui ricostruisco la vicenda di Massimiliano, che ho scritto per 9 Colonne .

…il Ministero per le pari Opportunità effettuerà una ispezione nelle sedi di RAI e Mediaset per verificare che non ci siano discriminazioni sessiste nei casting affidati a società esterne per la selezione di queste specifiche figure professionali.

Lo riferisce a 9 Colonne Massimiliano Cordeddu, un trentaduenne che conduce tramite il sito Signorinobuonasera.it una battaglia per il riconoscimento del diritto degli uomini a svolgere le stesse mansioni che hanno assolto in Rai volti storici come Mariolina Cannuli o Rosanna Vaudetti.

Divenuto ormai popolare sul Web grazie a numerose partecipazioni come ospite a trasmissioni televisive, da Uno Mattina a Rai News 24, il giovane sardo ha chiesto di lavorare come annunciatore alla Rai.

In passato, ha acquisito esperienza come presentatore per l'emittente Eco tv. Dopo aver ricevuto più di una risposta negativa, condita talvolta da commenti sorpresi ed ironici alla sua singolare richiesta, ha intrapreso una battaglia legale, sostenuto dall'avv. Paolo Dell'Anno.

"In breve – scrive sul suo blog- si tratta di una discriminazione al contrario!.. Così anziché piangermi addosso, ho fatto delle ricerche e spulciato tutte le leggi che regolamentano il sistema radiotelevisivo italiano…ho trovato una norma che faceva proprio al caso mio. La legge 223 del 1990, infatti, regola il sistema radiotelevisivo italiano e all'art. 11 sancisce: 'La concessionaria pubblica e i concessionari privati per la radiodiffusione sonora o televisiva in ambito nazionale, sono tenuti a promuovere azioni positive volte ad eliminare condizioni di disparità tra i due sessi in sede di assunzioni, organizzazione e distribuzione del lavoro, nonché di assegnazione di posti di responsabilità'.

"Al Dicastero delle pari opportunità- spiega a 9 Colonne- mi ha ricevuto il capo di Gabinetto, dottoressa Simonetta Matone. Mi ha assicurato che il ministero eseguirà una verifica in tal senso presso i principali gruppi televisivi. Per ora non so che tipo di sanzioni o procedure sono previste nel caso gli ispettore appurino che effettivamente non è stato applicato l'art. 11 della 223".

La nota ufficiale diffusa dal dicastero precisa che

"Tema dell'incontro, richiesto dallo stesso Cordeddu, è stato l'istanza da lui presentata il 5 giugno all'autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, riguardo una violazione delle legge sulle Pari Opportunità' da parte della Rai e dei maggiori gruppi televisivi italiani, nella selezione di sole donne nel ruolo di annunciatrici di programmi televisivi. Copia dell'istanza è stata inviata per conoscenza al ministro per le Pari Opportunità' e al Presidente della Commissione parlamentare di vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Le richieste presentate dal sig. Cordeddu saranno esaminate con particolare attenzione dagli uffici del ministero".

La risposta incoraggiante ricevuta dal dicastero diretto dall'on Mara Carfagna è la prima, dopo un paio di tentativi andati a vuoto.

"Il Quirinale- prosegue Cordeddu- si è dichiarato non competente per il mio caso specifico ed ha investito della questione il Ministero dello Sviluppo Economico. Ero invece molto fiducioso su un provvedimento dell'Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni, la quale con linguaggio 'burocratese', si dichiara competente, ma, allo stesso tempo afferma, che la mia richiesta è da ritenersi improcedibile".

Cordeddu annuncia infine che la sua missione a favore dei Signorini Buonasera proseguirà anche nelle aule dei Tribunali, se la via istituzionale non darà i risultati sperati.

"Ricorrerò al Tar del Lazio, in ultima analisi, dopo aver investito in via stragiudiziale tutte le commissioni preposte a risolvere il mio problema. Ho chiamato l'ufficio del Presidente in pectore, della Commissione Parlamentare di Vigilanza della Rai, l'On. Leoluca Orlando. Il Dr. Baldi della segreteria alla Camera, mi ha assicurato che sottoporrà con particolare attenzione, la questione all'On. Orlando". 

Scritto da Style24.it Unit

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