Signal e Telegram vs Whatsapp: quali sono le differenze

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Secondo il rapporto di Apptopia e Sensor Tower, le due app di messaggistica prime in classifica a gareggiare contro Whatsapp sono Signal e Telegram.

In seguito alle ondate di polemiche sulle nuove condizioni di privacy dell’icona verde, migliaia di utenti hanno iniziato a scaricare le rivali. Ecco qui di seguito le caratteristiche e le differenze di Signal e Telegram rispetto a Whatsapp.

Signal e Telegram: le caratteristiche

Partiamo dalla prima in classifica, ovvero Signal. Quest’applicazione di messaggistica nasce nel 2013 per opera di un gruppo di attivisti che voleva maggior tutela e maggiori rassicurazioni riguardo alla privacy.

E soprattutto non avesse scopo di lucro. Proprio per questo motivo, era e tuttora viene gestita da una fondazione e non da un’azienda privata vera e propria. Cosa molto interessante è poi il fatto che tra i fondatori c’è Brian Acton che, dopo aver partecipato alla nascita di Whatsapp, nel 2017 l’aveva lasciata perché non d’accordo con l’acquisizione da parte di Facebook.

A livello di caratteristiche specifiche, Signal Foundation non ha lo scopo di incrementare i ricavi pubblicitari passando tramite la profilazione.

L’unico dato che conserva è il giorno di accesso da parte dell’utente iscritto. Per il resto, invece, non viene salvato niente. Le foto profilo, la localizzazione, i file si cancellano automaticamente, le chat e le videochiamate sono protette da crittografia. E infine, il backup delle conversazioni rimane solo ed esclusivamente salvato sul dispositivo dell’utente in questione.

Passando invece a Telegram, rispetto alla precedente, è più un vero e proprio social piuttosto che un’app di messaggistica. Appartiene ad una società fondata nel 2013 da Pavel Durov con sede a Dubai. La prima cosa da sottolineare è la possibilità, positiva o negativa, di creare gruppi accedendo anche a numeri non presenti sulla propria rubrica telefonica. Ovviamente in questo caso, bisogna prima però ricevere l’autorizzazione da parte del diretto interessato.

Poi, anche quest’app è molto rigorosa sulla questione privacy perché permette di nascondere il proprio numero di telefono o il nome dell’utente. Nelle impostazioni, si può decidere inoltre di dare il consenso sull’essere cercati oppure no anche dalle persone che non conosciamo.

Signal e Telegram vs Whatsapp: le differenze

Le differenze di Signal e Telegram rispetto a Whatsapp riguardano principalmente la privacy. Come abbiamo visto, la riservatezza è uno dei principi cardini di Signal, che permette di far scomparire i messaggi, che appunto non vengono mai salvati. E di chiamare e messaggiare in modalità anonima, ma per accedere alla funzione è necessario un pin. Mentre lati negativi sono la mancanza di copertura di rete in assenza di wi-fi e il numero ancora ristretto di iscritti.

Per quanto riguarda Telegram, invece, la differenza sostanziale da Whatsapp è che non permette di proteggere le conversazioni con una crittografia end-to-end, ma tutto viene salvato in cloud. Al di là di questo, il salvataggio in cloud alleggerisce l’app per la memoria del cellulare. E così facendo, si possono inviare file anche molto pesanti fino a 2 gigabyte.