Shatush o balayage: quali sono le differenze

Volete schiarire i vostri capelli ma non sapete quale tecnica adottare? Shatush o balayage? Questo è il problema. Quale scegliere tra le due per poter portare anche d’inverno i riflessi chiari e dorati dell’estate? E’ pur vero che la bella stagione è finita (o quasi), ma continuare a vivere quel tepore anche nelle rigide giornate invernali? Cerchiamo allora di capire esattamente quali sono le differenze tra questi due procedimenti per scegliere quella più adatta a noi.

Cos’è lo shatush

Tecnica ormai in voga da anni, lo shatush, crea un effetto luminoso ai vostri capelli. La metodologia usata è quella di cotonare le lunghezze per poi successivamente decolorarle dalla metà delle ciocche fino alle punte, ottenendo così una base più scura e le punte più chiare. In passato lo stacco tra la base e le punte era abbastanza netto ma già dallo scorso anno, invece, le sfumature sono diventate molto più gradevoli e naturali ossia punte leggermente più chiare rispetto al resto della chioma. Anche le celebrità, non hanno saputo resistere al fascino dello shatush, sfoggiando chiome bicolor. Come Bianca Balti per fare un esempio, che ha osato parecchio con il decolorante, ottenendo un effetto più strong: ossia radici scure e punte molto chiare.

Il risultato finale e il grado della sfumatura che volete ottenere, dipendono molto dal colore da cui si parte ossia quello base.
Se quest’ultima è castana, si può provare a sfumare dal rame, andando verso il rosso rétro, al borgogna fino ad arrivare al mogano. Secondo le regole dello shatush, si può arrivare anche a quattro tonalità più chiare con il rischio però di rovinare i capelli.
Per le chiome nere, invece, il colore che può creare più contrasto è sicuramente il blu oppure il viola.
Per le bionde, infine, si va dal color albicocca fino ad arrivare ad un effetto biondo molto chiaro. Da non dimenticare anche l’effetto ghiaccio ovvero il bianco consigliato per i capelli con taglio corto.

Cos’è il balayage

La colorazione tramite la tecnica del balayage (denominata anche colorazione a stella o colorazione a V), si stende a differenza dello shatush, dalla radice fino alle punte. La tecnica usata è la seguente: la chioma viene suddivisa in cinque grandi ciocche come le punte di una stella. Sulle lunghezze usando un pennello a spatola, si vanno a schiarire le ciocche di alcune tonalità (chiare o meno chiare a seconda di quello che volete ottenere). Il contrasto non sarà così netto come lo shatush ma molto più naturale grazie all’applicazione irregolare del trattamento. I capelli vengono schiariti a seconda delle vostre esigenze e dalla base di partenza, senza cotonare le lunghezze.

Questa tecnica ci permette di schiarire i capelli in modo uniforme ottenendo un biondo dégradé, morbido ed elegante con effetti di chiaro scuro dalla radice alle punte. Tra le celebrities gli esempi sono tanti. due tra tutti quello di Sarah Jessica Parker che ha adottato un biondo naturale e Rihanna che ha adottato bellissime sfumature biondo miele
Il balayage può essere eseguito su qualsiasi lunghezza (differenza anche questa dallo shatush che predilige chiome lunghe) e si possono avere effetti di contrasto naturali fino a quelli più evidenti e marcati. Effettuando una sola applicazione, si ottengono leggere schiariture che vanno ad illuminare il volto.

Differenze

Shatush o balayage? Le differenze sono molto nette. Il primo tende a creare un leggero stacco (inizialmente era molto più netto ora meno), tra la parte superiore e quella inferiore cosa che invece la tecnica del balayage non fa, perché tende alla naturalezza del capello in tutta la sua estensione.
Un’altra cosa importante che abbiamo detto è che lo shatush si può creare su chiome lunghe mentre il balayage, può essere adattato su ogni tipo di lunghezza.

Una cosa va detta però: non esagerate con la decolorazione e soprattutto con la cotonatura dei capelli come avviene per lo shatush. Decolorare significa stressarli in modo permanente. Potreste con il tempo, vedere la vostra bella chioma sfibrarsi. E’ per questo molto importante, quando si adottano questo tipo di tecniche, non solo tagliare o spuntare i propri capelli (soprattutto se quest’ultimi tendono ad essere fini), ma usare nel nostro quotidiano, prodotti che ci aiutino a preservare la bellezza delle nostre chiome. Maschere nutritive e uno shampoo non molto aggressivo, possono aiutarci a non logorare le punte.

Esistono in commercio, shatush e balayage fai da te. Il costo è sicuramente inferiore da quello offerto dal parrucchiere ma… Fate attenzione: anche quelli che si vendono nei beauty shop, spesso sono a base di ammoniaca. Se potete, concentratevi su quelli meno a rischio.

Concludendo: che cosa ne pensate di queste due tecniche di colorazione? Una più netta, l’altra più naturale. Shatush o balayage? Quale delle due? A questo punto non mi rimane che dirvi: a voi la scelta.

Scritto da Bruna Mancini

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