Sergio Vastano, il ricordo di Gianfranco D’Angelo: “Una roccia, un padre”

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

Tag: vip
Condividi

Sergio Vastano ha lavorato per anni e anni accanto a Gianfranco D’Angelo e la sua morte l’ha gettato nello sconforto.

Hanno condiviso gioie e dolori, compresi gli ultimi periodi, quando la televisione aveva chiuso le porte all’indimenticabile artista di Drive In. 

Sergio Vastano: il ricordo di Gianfranco D’Angelo

Intervistato da TgCom24, l’attore Sergio Vastano ha ricordato l’amico e collega Gianfranco D’Angelo, scomparso il 15 agosto 2021 presso il Policlinico Gemelli di Roma. La sua morte ha lasciato tutti senza parole e in molti hanno espresso un ultimo pensiero a lui dedicato.

Sergio ha lavorato al suo fianco per tantissimi anni, dagli esordi fino agli ultimi giorni, tanto che c’era anche uno spettacolo in ballo. “Era una roccia, un confidente. Una persona di una generosità unica e dal grande talento. Di ‘Drive In’ è stata la vera colonna“, ha dichiarato Vastano. 

Sergio Vastano su Gianfranco D’Angelo: le parole

Sergio e Gianfranco si erano ritrovati nel 2017 e avevano deciso di dare vita ad un nuovo spettacolo teatrale.

Questo era pronto prima della pandemia, ma, a causa della chiusura dei teatri, sono stati costretti a rimandarlo. Si intitola Eravamo tre amici al bar e, oltre Vastano e D’Angelo, vedeva la presenza di Tonino Scala. Ha raccontato: 

“Prima del Covid avevamo in programma una piccola tournée, una serie di date. L’ultima che abbiamo fatto è stata ad Avola, in Sicilia, nel febbraio del 2020, dopodiché è arrivata la Pandemia e tutti i teatri sono stati chiusi. Quando hanno riaperto eravamo pronti a riprendere ma…”. 

Purtroppo, lo scorso 6 luglio, Gianfranco l’ha chiamato per avvisarlo di essere stato ricoverato. Da quel momento, non si è più ripreso. Ha dichiarato: 

“Il 6 luglio mi ha chiamato, non potrò dimenticarlo mai. Mi ha detto che lo avevano ricoverato, che era stato molto male durante la notte e mi aveva invitato a rifare la scaletta. Ci siamo riorganizzati io e Toni, in attesa che Gianfranco potesse tornare, ma purtroppo non è stato possibile. Era una roccia, un confidente. Quasi un padre“.

Sergio Vastano su Gianfranco D’Angelo: il rimpianto

Sergio ha avuto solo belle parole per Gianfranco, ma non ha nascosto un certo rimpianto riguardo al trattamento che ha ricevuto dalla televisione quando era in vita. Ha dichiarato: 

“Come spesso accade però non ha ricevuto quanto ha dato e soprattutto gli ultimi anni gli hanno dato più di un’amarezza… Ci sarebbe molto da dire ma preferisco non fare polemiche in questo momento. Posso dire che qualche progetto per la televisione c’è anche stato ma negli ultimi tre anni ci siamo trovati di fronte a un vero muro di gomma. Purtroppo oggi va così”. 

Vastano ha ragione: nella maggior parte dei casi, i grandi artisti vengono ricordati solo quando non ci sono più.