Scusa Schifani, chiediamo perdono, Travaglio e Fazio sono dei gigioni

Invitare in tv Marco Travaglio, autore di libri, giornalista e pacato uomo di spettacolo (eh sì, è anche questo, bisogna ammetterlo), è un diritto. Per qualcuno è auspicabile, per altri è un insulto, comunque sia è un diritto.

Mi piace pensare al giornalismo estero e al ruolo che ricopre all'interno di una società democratica. Anzi, a dire il vero non mi piace perchè subito dopo sono obbligato a ripensare all'anomalia italiana, che fa diventare personaggio un giornalista che fa un normale lavoro di controinformazione. Sia ben chiaro, Travaglio, come ho affermato in apertura di post, si è costruito un suo ruolo da personaggio tv, non a casa il suo fedele amico e collega Gomez, decisamente meno televisivo, aleggia spesso in tv sotto forma di enigmatico nome.

Con l'antiberlusconismo Travaglio è diventato ricco e famoso, ma questa sua forma di ossessione si è sempre nutrita di dati e sentenze che lo mettono al riparo dalle minacciate querele. Non sempre, è vero anche questo. Quello che riesce a far bene Travaglio, e qui ci addentriamo nel campo della pratica teatrale, è affiancare a quei dati una faccio tosta, una pacatezza, un forma latente di arroganza e di saccenza che lo fanno apparire ancor più convincente. E' la sua arma e la usa a proprio favore. Ma anche in questo caso stiamo parlando di un diritto, o sbaglio? Anche la Canalis ha delle armi e le usa. E pensare che hanno anche effetto su di me.

Ma passiamo al caso Schifani. Ho trovato più offensive le prime accuse riferite alla muffa, perchè gratuite, piuttosto che le seconde riferite alle frequentazioni mafiose. Il problema è che sono proprio quest'ultime ad andare a colpire al cuore non solo Schifani, ma l'intera classe politica, che senza distinzioni di schieramenti dall'avvento del "grillismo" si sente minacciata nel suo più intimo credo, nelle sue più intime certezze che poggiano sull'impunità.

Le reazioni di oggi fanno ben comprendere l'aria che tira. Se il solo Di Pietro è disposto a difendere Travaglio, se è vero che Anno Zero giorno dopo giorno si avvicina alla chiusura, se è vero che la Rai si appresta ad essere nuovamente rivoluzionata, allora ancora una volta non si può che fare appello alla rete. Non c'è luogo migliore nel quel trovare la voce di tutti. C'è un solo problema, la rete non arriva dove ce ne sarebbe più bisogno; il cittadino che cambia idea e vota Alemanno sulla scia dell'emergenza sicurezza, senza accorgersi del martellamento delle rete Mediaset e Rai su questo argomento a due settimane dal ballottaggio, è una vittima del sistema televisivo. E ciò che più mi intristisce è sapere che in rete cercherà il meteo e il "culo bello e tondo". Internet, ancora per qualche anno, non sarà la nostra salvezza, solo un rifugio per coloro che già hanno trovato casa da tempo tra queste rassicuranti mura. Non sarà un valore aggiunto, ci vuole ancora tempo.

Tutto questo per dire cosa? Che sono preoccupato per l'Italia, ma che lo sono da talmente tanto tempo che mi viene quasi voglia di non preoccuparmene più. Vado a cercare un bel culo da postare. Che poi a ben pensarci non sarebbe nemmeno una novità.

La parte incriminata su Schifani è qui sotto.

La parte del culo a breve.

Scritto da Style24.it Unit

Lascia un commento

Leggi anche
Contentsads.com