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Dal 16 al 19 ottobre, Milano ospiterà God is a Woman, un festival di femminismo pratico che invita a un dialogo attivo e costruttivo.
Questo evento non è semplicemente un congresso, ma uno spazio dinamico in cui le partecipanti possono interagire, discutere e confrontarsi su temi fondamentali legati alla condizione femminile.
La terza edizione del festival si propone di sfidare le convenzioni e di creare un ambiente di esplorazione, dove mettere in discussione il ruolo delle donne nella società: non a caso, il nome di questa edizione è proprio “SCOMODƏ: figure e pratiche sul femminile che rompono la narrazione.
Ieri, domani. Sempre”. L’invito di quest’anno è di esplorare figure, progetti e narrazioni “scomode”: quelle che mettono in crisi i ruoli precostituiti del femminile, ieri come oggi. Perché scomodi sono i racconti che rompono gli schemi, scomode le voci che chiedono diritti, scomode le prospettive che aprono possibilità nuove. E proprio lì, nello scomodo, si accende il cambiamento.
Il festival God is a Woman si distingue per la sua capacità di attrarre una vasta gamma di partecipanti, dai professionisti del settore alle attiviste, fino a chi si avvicina per la prima volta al tema del femminismo.
I giorni dell’evento includono panel, mostre, reading e workshop in giro per Milano. Alla storica sede di Local Milano (Spazio INTO), si aggiungono altre location che ospiteranno il festival: l’ex chiesetta del Parco Trotter, Leila in via Marco Aurelio e Frab’s Magazines in Porta Venezia.
Anche per quest’anno, inoltre, una parte del ricavato del festival sarà devoluto all’organizzazione volontaria internazionale AMURTEL, impegnata in progetti umanitari e attiva nella striscia di Gaza, nonché diretta e gestita da donne.
Il programma del festival vedrà la partecipazione di ospiti, artistə e attivistə che condivideranno esperienze e pratiche di femminismo quotidiano. Le personalità di prestigio che possiamo citare sono infinite: Afsoongar, Altremuse, Amurtel, Anahita Matin, Anna Frabotta, Arianna Curti, Aurora Camilli, Beatrice Calcagno, Daniela Collu, Didi Ananda Rasasudha, Edi Guerzoni, Francamente, Francesca Belmonte, Giulia Pacchioli, Golzar Farzaneh, Greta Cappelletti, Irene Rossi “Lumpa”, La B Fujiko, Mahsa Merci, M¥SS KETA,Marina Boer, Michela Zucca, Patrizia Emma Scialpi, Peggy Abbaspour, Sarah Malnerich, Sara Scanderebech, Serena Bongiovanni, Shadi Yousefi, Simona Coltello, Sofia Schubert.
God is a Woman si apre il 16 ottobre alle 19 presso Spazio INTO, (via Apelle 4, Milano) con la mostra fotografica “Scomodə” di Sara Scanderebech, a cura di Futura Pagano: un racconto fotografico profondo ed emozionale che esplora con coraggio il tema della scomodità femminile. Il percorso visivo diventa così un viaggio nella complessità dell’esperienza femminile — un’esperienza fatta di disagio, ma anche di crescita e liberazione.
A seguire, si terrà l’incontro “Una critica scomoda: le donne per la storia dell’arte”, a cura di AltreMuse, con Sofia Schubert ed Edi Guerzoni. Le due curatrici approfondiranno il significato dell’essere “scomode” nel mondo dell’arte contemporanea, ripercorrendo l’eredità di voci come Linda Nochlin e Susan Sontag, che negli anni ’70 hanno smascherato le esclusioni sistemiche e i fondamenti maschilisti della critica d’arte.
La nuova location scelta per il festival è l’Ex Chiesetta Parco Trotter (fermata Rovereto). Qui, dalle ore 19, Daniela Collu intervisterà 10 donne che a loro modo e con il loro lavoro, progetti e battaglie, rappresentano pratiche di femminismo e/o al femminile scomodo e di rottura. Interverranno: Arianna Curti, Marina Boer, La B Fujiko, Anahita Matin, Didi Ananda Rasasudha e Beatrice Calcagno, Serena Bongiovanni, Sarah Malnerich, Francesca Siano e M¥SS KETA.
Sabato 18 ottobre sarà dedicato al tema “Corpo, arte, archetipi”, presso Spazio INTO. Alle ore 17.00, Michela Zucca presenterà il suo libro “La Dea della Montagna”, un viaggio tra archetipi e simboli femminili che attraversa i rituali antichi fino alle espressioni contemporanee. A seguire, Irene Rossi, in arte Lumpa, guiderà un workshop sulle “scomodità astrologiche”, dedicato ad affrontare i transiti planetari “contro” e le fasi lunari scomode, tra introspezione e strumenti pratici di consapevolezza.
La serata proseguirà, dalle 19.30 alle 21.00, con la Stand-up Comedy Night “VINSR BATTAGL GRAZ ALLA LR FGA”, che vedrà sul palco Francesca Belmonte, Aurora Camilli, Giulia Pacchioli, Patrizia Emma Scialpi e Greta Cappelletti.
Sarà tutta dedicata al dialogo tra femminismo, territorio e arte contemporanea. Dalle ore 16.00 alle 18.00, presso Frab’s, si terranno le lectures sul transfemminismo con Simona Coltello e Anna Frabotta, che esploreranno i linguaggi e le pratiche transfemministe come strumenti di costruzione politica e culturale.
A seguire, dalle ore 18.30 alle 20.30, presso Leila, si terrà “Voci d’Iran — la bellezza come rivoluzione”, un viaggio nel cuore dell’arte femminile iraniana. L’incontro prevede la proiezione del cortometraggio “Interlude – Mian Parde”, e la mostra delle opere di Peggy Abbaspour, Shadi Yousefi, Mahsa Merci e Afsoongar. Le opere saranno messe all’asta in un’iniziativa benefica a sostegno delle donne e dei bambini nelle zone di guerra.
La serata si concluderà con un aperitivo iraniano offerto da Leila, per un momento conviviale di incontro e scambio.
La terza edizione di God is a Woman si conferma come uno degli appuntamenti più significativi per chi vuole approfondire il femminismo nella sua dimensione più viva e quotidiana. Non si tratta solo di un festival, ma di un vero e proprio laboratorio sociale e culturale, dove idee, corpi e linguaggi si intrecciano per generare nuove prospettive. Nella “scomodità” — intesa come rottura degli schemi — si accende il cambiamento, e Milano diventa per quattro giorni un crocevia di voci, esperienze e visioni femministe capaci di lasciare un segno reale.