Sara Tommasi film: “Confessioni private” a Chi tra sesso e droga

In numerose interviste la soubrette parla del passato turbolento tra film hard, sostanze stupefacenti, soldi e cattive compagnie

Sara Tommasi sta cercando, in tutti i modi, di dare una nuova immagine di sé, dopo il ricovero in ospedale e la nuova e sincera consapevolezza dei baratri in cui è caduta in passato.

I mezzi per dire, a proposito del nuovo capitolo della sua vita, sono la televisione e la carta stampata. La forma è quella dell’intervista. 

Di pochi giorni fa è la notizia del sequestro da parte della magistratura, della seconda pellicola hard “Confessioni private”, prodotta come la prima da Federico De Vicenzo.

Nelle ultime interviste la Tommasi, in un mix di desiderio di giustificazione e necessità catartica di ripercorrere i fatti, ha spesso parlato dell’esperienza del primo film hard:

“Mi sono fidata di quelli che mi dicevano che sarebbe stato un bel lancio pubblicitario e che mi sarei divertita. Io in quel periodo ero fuori di me. Sul set mi avevano dato degli stupefacenti, non mi rendevo conto di quello che stavo facendo. Ricordo solo omaccioni grandi e grossi, che mi prendevano, mi usavano, non ricordo neppure più con quante persone ho fatto sesso. Quando prendi certe sostanze, non ti ricordi più niente”

ed entrando maggiormente nei particolari:

” ‘Se non bevi tutto fino alla fine, ti facciamo bere l’acido muriatico’, mi urlavano. Io ero terrorizzata, tremavo e mandavo giù. Era una sostanza simile al crack, fortissima. Avevo la tachicardia alle stelle. Per due giorni di fila a girare quelle scene. Sono anche svenuta un sacco di volte. E ogni volta bisognava ricominciare. Ricordo la violenza, il dolore fisico, la nausea che a un certo punto mi ha preso. Alcune scene le ho girate senza nemmeno essere cosciente. Ma che gli importava a quelli della mia faccia?”.

Su ‘Chi’ Sara ha parlato dell’ossessione per i soldi e del rapporto con lo staff di Fabrizio Corona:

Continuavano a offrirmi serate su serate, droghe e sesso facile. La colpa è stata anche mia, intendiamoci. Non riuscivo a dire di no. Soldi, soldi, soldi: erano diventati un’ossessione” (ossessione che a me sembra ancora viva).

E chiude con una lucida e giustissima considerazione sul presente:

La verità è che non ho ancora capito chi mi vuole bene sul serio e chi no” (di sicuro non lo squalo della televisione Simona Ventura, cara Sara).




Scritto da Style24.it Unit

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