Sanremo 2020, Tecla: la canzone ‘8 marzo’ è un plagio a Vasco?

Tecla, in gara al Festival di Sanremo con “8 marzo”, è stata accusata di plagio da parte del popolo del web.

La settantesima edizione del Festival di Sanremo ha aperto i battenti da qualche minuto, ma online c’è già la prima accusa di “plagio”. Protagonista è Tecla, vincitrice di Sanremo Young e in gara tra le Nuove Proposte con il brano intitolato “8 marzo”. Secondo il popolo del web, il pezzo è molto simile ad uno di Vasco Rossi.

Sanremo 2020: Tecla

Il 70° Festival di Sanremo non ha fatto in tempo a mandare in scena le prime canzoni che già si parla di “plagio”. La ‘vittima’ dei fan della kermesse musicale più importante del nostro Paese è Tecla Insolia, vincitrice di Sanremo Young. La sedicenne si è presentata sul palco dell’Ariston con una canzone intitolata 8 marzo e in molti hanno notato una certa somiglianza con il brano “Un senso” di Vasco Rossi. Il popolo di Twitter è letteralmente esploso. Si legge: “La canzone di Tecla è identica a quella di Vasco Rossi” oppure “Solo a me l’intro ricordava tantissimo Vasco? Voglio trovare un senso a questa storia…” o ancora “In onda proprio adesso il plagio di “un senso” di Vasco Rossi #Sanremo2020”.

Le accuse di plagio

Tecla, 16enne di Varese, è finita al centro della bufera social in un lampo. Il suo accesso tra le Nuove Proposte con il brano “8 marzo” è avvenuto grazie alla vincita a Sanremo Giovani. Il popolo del web la accusa di plagio, ma sembra davvero eccessivo. Magari può esserci una somiglianza, questo non possiamo negarlo, ma conviene lasciare la parola agli esperti. Nel frattempo non possiamo fare altro che attendere che Tecla si esprima in merito.

Scritto da Fabrizia Volponi

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