Sanremo 2013 cantanti e ospiti: quarta serata nostalgica con Baudo

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Effetto malinconia dei bei tempi andati a Sanremo

È ancora trionfo per la coppia di traghettatori formata da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto che anche nella serata più dura del Festival di Sanremo (nessuna competizione Big, passatismo e ospiti dai nomi poco eclatanti) sono riusciti a ottenere degli ottimi numeri.

La quarta puntata dedicata a Sanremo Story è infatti stata vista nella prima parte da 13 milioni di spettatori (per uno share del 47%) e nella seconda da 6 milioni e mezzo (52,68% di share), per una media di 11 milioni e mezzo (48% di share).

E proprio all’insegna della nostalgia per la storia del Festival più amato degli italiani si è sviluppata la serata di ieri, sin dall’introduzione a base di vecchi filmati d’archivio dell’Istituto Luce, ovviamente in bianco e nero.

Si è distinta una Lucianina fasciata da abiti appartenenti alle dive di vecchie edizioni, come per esempio quello di Nilla Pizzi nel primo festival del 1952 quando cantava Papaveri e papere, o ancora il vestito di Caterina Caselli, comprensivo di inimitabile parrucca, che non ha potuto non attirare gli strali ironici di un Fazio (pronta la risposta: “prova tu a conciarti come Renato Zero”).

Si è quindi proceduto alla sfilata dei Big, che in duetto con personaggi celebri della storia della musica italiana (e non solo) hanno celebrato le canzoni più amate da critica e pubblico.

Rivelazione per originalità e spericolatezza sono stati Raphael Gualazzi che ha stravolto Luce (Tramonti a Nord Est) di Elisa con un sincopatissimo jazz che poco aveva del brano originale ed Elio e le Storie Tese con un concertino in versione pupazzi dalle gambe segate, accompagnati da un Rocco Siffredi performer molto rigido (come prevedeva la sua parte).

Convincono le interpretazioni di Marta sui Tubi e Antonella Ruggiero che hanno messo in scena una Nessuno di Betty Curtis e Wilma De Angelis dal mood swingato, mentre ha destato qualche perplessità Max Gazzè e la sua apatica Ma che freddo fa della livornese Nada.

La voce di Simona Molinari, accarezzata dalla chitarra del maestro Franco Cerri, ha riproposto la sensualità originale di Tua di Tonina Torrielli e Julia De Palma, confermandosi la femme fatale di questo Festival.

Tra gli ospiti si segnala la solita debordante ed estrosa performance pianistica di Stefano Bollani, acclamatissimo dalla folla festivaliera che ha anche chiesto in diretta alcuni brani per un medley esplosivo; Caetano Veloso con la sua bossa nova soffusa ha incantato la platea; e infine è giunto anche il momento di ventriloquismo, grazie alla presenza di Rockfeller e del suo padrone Josè Luis Moreno che hanno corteggiato con passione Luciana.

La comica è stata oggetto anche delle attenzioni di Pippo Baudo, mattatore ineguagliato di Sanremo che nonostante la neve che gli copre la zazzera si è dimostrato molto in forma scoccando un bacio dei suoi all’ignara presentatrice. Inevitabili siparietti di gelosia tra lui e Fazio, all’insegna della celebrazione di una delle grandi icone del Festival.

Un altro conduttore leggendario è stato omaggiato, questa volta con una statua di bronzo a perenne memoria delle sue imprese: stiamo parlando dello scomparso Mike Bongiorno, la cui verve stralunata è stata richiamata alla memoria grazie a filmati d’epoca e alla testimonianza della sua famiglia presente all’inaugurazione.

Sì, tra i giovani ha vinto Antonio Maggio, ma di questo ve ne parlerà qualcuno più informato di me…

Foto: Getty Images