Primi indici di gradimenti dei cantanti e una finale giovani agguerrita da talent show
Fabio Fazio, rinchiuso in camerino a pensare alle prossime trovate da proporre sul palco, starà sicuramente sorridendo soddisfatto.
E ne ha ben motivo, dato che la sua edizione del Festival di Sanremo si sta rivelando un buon successo di pubblico, e anche la critica sembra essere favorevole alla sua conduzione.
L’Auditel parla chiaro, d’altro canto: la prima parte della terza puntata di San Valentino è stata vista da 11 milioni e mezzo di spettatori, conquistando il 42,% di share, mentre la seconda ha raggiunto quasi 6 milioni e mezzi di persone, (quasi il 47%).
La media ragionata si assesta quindi a più di 10 milioni e mezzo di spettatori per il 42,5% di share. Fazio è così in netto vantaggio sulla coppia Morandi – Celentano dell’anno scorso, che tra l’altro durava quasi un’ora in più a botta (una mazzata non indifferente, ce lo si conceda).
Come è stato detto da più parti, e anche la presenza di molti ospiti legati al settore lo conferma, questo Festival sembra essere imperniato sopratutto sulla musica, anche a scapito dell’intrattenimento e della leggerezza.
Il mastodontico numero di canzoni testimonia infatti la pesante influenza del direttore artistico Marco Pagani, mentre il meccanismo del doppio brano, per quanto agevole per i cantanti, non sembra avere impressionato il pubblico, sfiancato dalla rapida successione di esibizioni vocali.
In ogni caso dopo la puntata centrale di ieri si è finalmente in grado di poter dare i primi risultati effettivi sulla competizione canora, che in fondo dovrebbe essere al centro dell’attenzione.
Il televoto di ieri, che ricordiamo conterà per un 25% sul verdetto finale di sabato, ha decretato la seguente classifica che vede in prima fila beniamini dei giovanissimi e reduci di talent show:
1. Marco Mengoni
2. Modà
3. Annalisa
4. Chiara
5. Raphael Gualazzi
6. Simona Molinari
7. Maria Nazionale
8. Elio e le storie tese
9. Daniele Silvestri
10. Max Gazzè
11. Simone Cristicchi
12. Malika Ayane
13. Marta Sui Tubi
14. Almamegretta
Come al solito i rappresentanti del rock più viscerale sono relegati in fondo (Almamegretta e Marta sui Tubi), mentre stupisce un po’ la posizione mediana di Elio e le storie tese e Maria Nazionale (ce li si aspettava più in alto i primi, evidentemente autori di un divertissement piacevole ma non amato, e più in basso lei, alla vigilia ritenuta troppo regionale e neomelodica per piacere davvero a tutti).
Il televoto, in ogni caso, al di là di ogni commento artistico che eviteremo in questa sede, ha confermato che sono celebrità, fama ed esposizione mediatica a fare la differenza nell’agone sanremese.
Anche il discorso giovani potrebbe essere altrettanto prono a simili ragionamenti: Antonio Maggio (proveniente dagli Aram Quartet) e Ilaria Porceddu, i vincitori della terza serata di ieri, sono infatti ex concorrenti di X-Factor e qualcuno ha insinuato che il passaggio in finale dei Blastema sia dovuto all’avvenenza dei membri del gruppo (personalmente non mi vorrei immischiare in questioni del genere).
Più limpido invece il percorso di Renzo Rubino, autore della coraggiosa canzone Il postino (amami uomo).
Oggi infine scopriremo chi fra questi quattro elementi diverrà il principino del regno sanremese e quindi, secondo la maledizione tradizionale che colpisce i vincitori del Festival, sarà destinato all’oblio.
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