Festival di Sanremo, partenza coi botti di Celentano, che chiude l'”inutile” Famiglia Cristiana, inveisce contri i preti ed il “deficiente” Aldo Grasso, bacchetta la Consulta e la Lei.
E, dichiarata guerra a mezzo mondo, esalta l’Amore e il Paradiso!
E’ partito il Festival “teatrale” di Mario e Pippo Santoanastasio, clonati da Morandi e Papaleo, ed è partito l’embolo di Celentano.
“Chiudiamo giornali inutili come Avvenire e Famiglia Cristiana!”.
Cazzo, ma perchè non lo ascolta nessuno questa Sant’uomo?
Certo, fare ascolti con gli insulti e con le provocazioni è come attrarre audience mostrando il culo della Grimaldi durante un tg1.
La ricetta è semplice, basta sbarellare, offrire cavoli a merenda!
Quando l’infotainment dei tigì massacra l’info ed esalta l’ (enter)tainment, siamo alle comiche di Minzolini e Fede. Che suscitano dibattiti, anche se non generano audience.
Quando il sermon-tainment scomunica l’(enter)tainment e glorifica il sermon, siamo al “monologus interruptus” di Adriano Celentano. Che regala belle canzoni e un sacco di minchiate assortite che fanno ascolti.
Una, penosa, l’invettiva contro Aldo Grasso definito deficiente: che squallore vendicarsi a Sanremo per una critica sgradita fatta su un giornale!
Alcune provocazioni le condivido pure, come quella su Santoro “epurato” dalla Rai, e sulla Consulta, ma sono fuffa in quel contesto.
La bella tv si replica, si rivede. Così come si rilegge un bel libro.
L’attesa per il predicozzo di Celentano è invece finita: andiamo in Pace, il Paradiso ci attende!