Rupert Everett e quelle scuse ai soldati britannici “pappe molli”

Segnaliamo questo interessante post di Attenti al Cine che tratta di un argomento del quale non si è sentito parlare molto sui giornali ma tanto sui blog.

Ci ha ripensato. O lo hanno indotto a ripensarci. Comunque l’attore inglese Rupert Everett ha corretto la sparata con cui aveva definito i soldati del suo paese come “smidollati patetici”.

Non si trattava di una conversione machista del bravo attore, nonché icona gay, noto per film come Another Country, Un marito ideale e Il matrimonio del mio migliore amico: Everett intendeva scatenare un po’ di polemica (e di retorica) antimilitarista, dipingendo i soldati britannici come delle pappe molli il cui unico scopo per partire verso i fronti caldi del Medio Oriente fosse il lauto guadagno e la possibilità di sollazzarsi in torture stile Abu Grahib.

Non le torture da macellaio perpetrate laggiù, per decenni, dagli sgherri di Saddam, bensì le umiliazioni inferte ai soldati iracheni dai soldati americani. La storia la si conosce, d’altronde: per l’opinione pubblica occidentale esiste solo ciò che appare in tv o viene fotografato, e quindi Abu Grahib rimarrà sempre ciò che è stato visto.

Tornando a Everett, niente di cui stupirsi: trattasi della solita trista pantomima della star “progressista” di turno, con chiappe comodamente sedute nel grembo delle sicurezze occidentali eppure sempre pronta a impartire lezioni "etiche" di comportamento a destra e a manca. E al contempo, a rilasciare considerazioni narcisiste su come “anche per un attore le pallottole della critica siano mortali”.

[continua a leggere] 

Scritto da Style24.it Unit

Lascia un commento

Leggi anche
Contentsads.com