Ruby-Woody Allen, nuova coppia d’oro? E Silvio Berlusconi?!

Lettera supplice di Ruby Rubacuori a Woody Allen: si offre come sua nuova musa per il film romano in preparazione. I dettagli su Blogosfere Spettacoli

Guarda un po’ te chi si rivede! Ruby, la giovane nipote di Mubarak, pardon, la testimone, quale persona informata dei fatti, al processo contro Berlusconi per concussione e prostituzione minorile, pardon l’aspirante attrice. Cos’avrà combinato l’avventuriera più famigerata del nostro Paese?

Per ora nulla, è semplicemente a caccia di un po’ di notorietà in più. È venuta a sapere dell’interessamento di Woody Allen, che a Cannes aveva dichiarato di non conoscerla personalmente: “L’ho vista solo in foto, ma la trovo attraente e affascinante. Forse sa anche recitare…”. Apriti cielo, adesso Karima El Mahroug si è messa in testa di diventare la sua nuova musa!

E il fatto buffo è che la cosa potrebbe non essere così improbabile. Come ricorderete Allen ha in progetto un film ambientato in Italia e il regista di New York è sempre stato famoso per la sue scelte di casting piuttosto forti (Scarlett Johansson, Penelope Cruz, Carla Bruni, per dirne alcune).

La giovane si è mossa, in maniera alquanto peculiare, con una lettera indirizzata al suo futuro pigmalione e le dichiarazioni interessanti non sono mancate. Si legge nella missiva:”Lei per me è un mito, ho profondamente amato un suo film, che per me è un cult, si tratta de Il Dittatore dello Stato libero di Bananas“. Se la ragazza fa della satira si tratterebbe di un cortocircuito mediatico enorme, nonché di faccia di bronzo epocale.

Ruby ne ha anche per le sue rivali, pur non tenendo conto delle differenze di carriera, di stile e di opportunità. Ecco cosa dice della Bruni:”E poi non sa come ho invidiato Carla Bruni, quando a Parigi stava girando il suo ultimo film. Lì avrei voluto essere io al suo posto! Cosa ho io meno della prima dama di Francia? Lei è una donna solo più fortunata di me. È nata ricca e magra. Io ho dovuto lottare per conquistare tutto. Sono nata senza la prospettiva di un futuro e sto lottando per costruirmi un avvenire.” Fermo restando che i natali, al cinema (come dovrebbe essere anche in commissariato), non valgono molto, questo discorso sulla predestinazione genetica lascia aperti molti spunti di riflessione interessanti, più adatti ad un trattato di filosofia che a un umile blog quale questo è.

Ma la mossa più clamorosa è proprio alla fine, quando compiange la sorte occorsale:”La mia immagine ora è un po’ compromessa ma grazie a Lei vorrei raddrizzarla. Io non sono la mangiauomini che i media di tutto il mondo descrivono”. Pur amando profondamente il cinema di Woody Allen bisogna ammettere che nell’industria del cinematografo ci sono pochi personaggi meno chiacchierati, in merito alla loro condotta morale (mi vengono in mente attualmente solo Roman Polanski e Lars von Trier).

Attendiamo con ansia la risposta del simpatico nevrotico, potrebbe riservare delle belle sorprese. E attendiamo anche l’esito di un certo processo, ci mancherebbe altro…

Intanto vediamo Ruby nel suo più recente e drammatico exploit audiovisivo:

Scritto da Style24.it Unit

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