Cos’è un medium, se non un mezzo di comunicazione che, nel cercare di restituire un’esperienza di realtà, seziona e utilizza solo una parte di essa creando un linguaggio metonimico?
È quanto per esempio si propone di fare il medium l’audiovisivo, che a partire da due sensi (la vista e l’udito), concorre a ingenerare nello spettatore un’illusione di realtà completa ed esaustiva.
Certo, nel tempo ci sono state alcune goffe soluzioni a questa limitazione intrinseca (termine che non a caso sottende l’idea di mediazione), come ad esempio lo Smell-O-Vision o Smell-O-Rama o ancora Odorama, un sistema per diffondere in determinati momenti della proiezione di un film degli odori specifici.
Meglio affidarsi alla tradizionale metonimia, allora, come afferma implicitamente anche la nuova fiction di Rai 1, Rosso San Valentino, ambientata proprio nel mondo della produzione industriale di profumi.
La serie televisiva debutta questa sera in prima serata, andrà in onda anche mercoledì 24 aprile e poi proseguirà per altre quattro puntate. Protagonista di Rosso San Valentino è Laura Argenti (la romena Alexandra Dinu, già vista in Capri e tra gli attori principali di L’isola), colei che in gergo viene definita un “naso”, figura professionale capace di distinguere le diverse caratteristiche di un odore, ricrearne la composizione e sviluppare dal nulla nuove fragranze.
La ragazza ritorna in Liguria dopo la morte del padre, intenzionata a essere assunta dalla Danieli, prestigiosa azienda del settore cosmetico in cui lavorava con grande successo il genitore, poi caduto in disgrazia in seguito a un incidente. È subito colpo di fulmine tra Laura e Giovanni (Luca Bastianello), il rampollo della famiglia Danieli, destinato però a sposare Sofia (Lorena Cacciatore).
Tra intrighi aziendali, tradimenti famigliari, lotte interne senza scrupoli né onore, Laura dovrà riportare alla luce la formula del perduto profumo Rosso San Valentino, coronare la sua storia d’amore impossibile e ripristinare l’onore del padre.