Rocco Casalino e il vizio di fondo

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Rocco Casalino afferma sul sito del Tgcom:
"Uno dei meriti del gf è sicuramente l’aver affrontato tematiche complesse e imbarazzanti come la bisessualità, l’omosessualità ed adesso pare anche il transessualismo, semplicemente rappresentando dei ragazzi reali.

Tutti gli indizi suggeriti da Platinette fanno ipotizzare che il trans sia proprio Leila.
Se cosi fosse, si aggiungerebbe una ulteriore questione difficile. Leila è tunisina. Si sta diffondendo sempre più l’idea errata che non esista un islam moderato o che comunque si tratti di un monoblocco. Il nostro provincialismo ci porta a semplificare e a uniformare una umanità vasta e variopinta. E Leila potrebbe rappresentare uno schiaffo a tutti coloro che continuano ad ostinarsi nell’immaginare un mondo fatto di bianco o nero.

Lei è un colore, probabilmente un colore forte che sicuramente creerà qualche imbarazzo, ma necessario per urlare finalmente un basta. In realtà in tutte le 6 edizioni vi erano tematiche di grande importanza, perché comunque si tratta di un microcosmo sociale, ma si è fatto il possibile per banalizzare e trasformare il programma in qualcosa di leggero e accettabile. Leila forse ci obbligherà a scoprire con più attenzione e in profondità tutti i colori.

In ogni caso un plauso agli autori del gf per la loro lungimiranza".

Premetto, ma forse sarò smentito al più presto, che la vicenda "Trans al Gf" è solo una grande bufala per raccimolare ascolti e per dare lavoro a programmi Mediaset che vivono di queste idiozie. Poco importa, staremo a vedere; nel caso non fosse così sono pronto a fare un passo indietro.
Ciò che più mi sconvolge è piuttosto il fatto che per Casalino il Gf "abbia il merito di affrontare tematiche complesse come bisessualità, omosessualità e transessualismo".

Affrontare? Il Gf non affronta proprio nessuna tematica, la consegna piuttosto in pasto all'opinione pubblica, che se ne ciba a suon di "toto trans" e battutacce da bar.
Tematiche di questo genere andrebbero affrontate altrove: gli autori del Grande Fratello cercano solo escamotage per attirare pubblico.
Non c'è nulla di profondo, caro Rocco, nel Grande Fratello: solo intrattenimento spicciolo.