Roberto Lombardi, quella bella voce del tennis che se ne va

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Roberto Lombardi, forse poco conosciuto al grande pubblico ma altrettanto amato dagli appassionati di sport, era uno dei volti dell'eccellente squadra di commentatori del tennis su Sky.

Dopo essere stato un ottimo tennista (numero sette in Italia), essersi laureato in matematica ed essere diventato un eccellente tecnico, Roberto aveva imparato il mestiere del telecronista all'ombra di due grandissimi vecchi del giornalismo sportivo italiano: Gianni Clerici e Rino Tommasi. E come loro riusciva a conciliare una preparazione enciclopedica sul gioco con l'ironia, la leggerezza e direi quasi l'affetto per i telespettatori che ascoltavano da casa.

Con Elena Pero, anche lei voce e volto della squadra del tennis targato prima Tele + e poi Sky, formava una coppia dove simpatia e competenza gareggiavano costantemente tra loro rimanendo in perfetto equilibrio, trasformando il freddo e noioso resoconto sportivo in una specie di rimpatriata tra amici che coinvolgeva il telespettatore quasi quanto il gioco stesso, sulla scia dello stile del duo Clerici – Tommasi.

Roberto Lombardi se n'è andato: era malato di SLA. Io in tanti anni che seguo il tennis non l'avevo mai saputo. Ha lavorato sempre meglio e più degli altri, come se la malattia non ci fosse. Poi, come ha scritto il suo amico Clerici ieri sul giornale, ha dovuto cedere al quinto set. Di sicuro, almeno, lo risentiremo in qualche vecchia telecronaca, e sarà sempre un vero piacere.