Si sciolgono i R.E.M.: da ‘Losing my religion’ a ‘Uberlin’ i trent’anni di carriera di Michael Stipe e soci.
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“Abbiamo costruito qualcosa di straordinario, ma tutto ha una fine. E noi abbiamo deciso di chiudere a modo nostro“.
Con due righe secche Micheal Stipe, storico leader dei R.E.M., annuncia lo scioglimento della band dopo trent’anni di carriera. Un comunicato sul sito ufficiale che racconta la fine di un lungo percorso musicale, iniziato il 5 aprile 1980 coronato da brani di successo come Losing my religion e Shiny happy people, fino al recentissimo Uberlin.
Una storia musicale coronata dall’affetto di migliaia di fan, che Michael Stipe ringrazia così: “Abbandoniamo le scene con un grande senso di gratitudine, di realizzazione e di stupore per tutto quello che abbiamo realizzato. A tutti quelli che si sono emozionati con la nostra musica, i nostri più profondi ringraziamenti per averla ascoltata“.
Il nome della band deriva dalla fase Rem (acronimo di Rapid Eye Movement), ovvero il momento del sonno in cui si generano i sogni e le pupille si muovono all’interno degli occhi chiusi.
Se lo scopo era augurarsi di generare sogni nei fan, direi che la missione è stata compiuta.
Qui sotto alcune foto dei R.E.M. (clicca sulle immagini per ingrandirle).