Raoul Bova e Chiara Giordano: separazione confermata, lui non è gay

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L’attore parla a Vanity Fair del difficile momento in corso

È un periodo davvero travagliato, quello che sta vivendo nelle ultime settimane Raoul Bova.

L’attore di tante fiction non solo è stato al centro del chiacchiericcio mediatico per alcuni guai avuti col fisco – una questione che sta risolvendo – ma anche per il rapporto con la moglie Chiara Giordana, secondo il gossip in crisi.

Sul numero di Vanity Fair oggi in uscita l’interprete di Come un delfino ha finalmente deciso di mettere a tacere le illazioni, sopratutto per mettere al sicuro i due figli Alessandro Leon e Francesco, di 13 e 11 anni:

Se io sono un personaggio pubblico e conosco le regole del gioco, i miei figli non hanno fatto nulla per meritarsi questo trattamento…

L’assedio dei fotografi li spaventa… Poi c’è la scuola: i compagni a casa hanno genitori che leggono, ascoltano, e a tavola commentano queste cose, e i figli le sentono, e tornando a scuola le ripetono, con la cattiveria che possono avere i bambini: tuo padre sta male, tuo padre è un ladro, tuo padre divorzia, tuo padre è gay… Se mi vedo costretto a parlare, è per proteggere loro.”

Il motivo dietro la separazione sarebbe una “semplice” difficoltà coniugale, una divergenza di interessi e caratteri che ha portato Bova e la Giordano a non comprendersi più come un tempo:

Chiara e io nel tempo siamo molto cambiati.

Il cambiamento a volte unisce e a volte no – noi due, purtroppo, non ci siamo più capiti… Allora è iniziato un periodo molto lungo – quasi tre anni ormai – in cui ci siamo parlati, ci siamo confrontati. Abbiamo provato in tutti i modi a risolverli, quei problemi, ma purtroppo non è bastato… E alla fine abbiamo deciso di comune accordo, con grandissimo dolore e con grandissima civiltà, di prendere strade diverse. Lo abbiamo fatto perché crediamo troppo al valore della famiglia per tenerla in piedi a qualunque costo, come facciata, senza onestà.

È un atto non dico di amore, ma di rispetto per l’amore che c’è stato tra di noi.”

In ultimo arriva anche la smentita della presunta omosessualità di Raoul. Forse in modo poco elegante, il protagonista di tanti film italiani ha affermato di non sopportare le etichette e le classificazioni cui sono costretti tante persone:

Lo dico apertamente, mi piacciono le donne. Se fossi omosessuale, credo che non avrei nessun problema a riconoscerlo.

O forse non lo direi: perché questo obbligo di dichiararsi, di giustificarsi? Nessuno va in giro a dire: piacere, sono etero. Più di metà dei miei amici sono gay. Persone con cui sono cresciuto e andato a scuola, con cui lavoro. È per loro, soprattutto, che mi fa ribrezzo questo modo razzista e retrogrado di usare l’etichetta di omosessuale come una macchia inconfessabile, come una peste.”

Arrivata in queste ore la risposta di Fabrizio Marrazzo di Gay Center, il quale ha voluto mettere in luce un diverso aspetto della questione, schierandosi invece a favore della presa di posizione pubblica dei vip, un gesto che, molto pragmaticamente, aprirebbe gli occhi a molti:

Il problema semmai è il contrario.

Ci sono molti personaggi dello star system italiano che pur essendo gay lo nascondono e non prendono mai posizione neanche a sostegno delle battaglie per i diritti civili. L’11 ottobre è il ‘coming out day’,la giornata internazionale a sostegno dell’impegno per il coming out e per la visibilità. Sarebbe una notizia se ci fossero tanti tra i più famosi a dichiararsi pubblicamente omosessuali“.

Foto: Getty Images