Punti neri: sconfiggerli con la black mask

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Chi ha la pelle grassa conosce bene da vicino quanto possa essere fastidioso e disprezzabile l’inestetismo dei punti neri. Non c’è molto da fare per evitarli se non prendere atto del fatto che la propria tipologia di pelle predispone a questo possibile risultato. Possono essere comunque presi provvedimenti volti a cercare di prevenire la loro formazione o comunque a cercare di risolvere al meglio e il prima possibile il problema. Uno dei metodi che ultimamente sono più in voga per combattere i punti neri, ma soprattutto per purificare il derma (lo strato più superficiale dell’epidermide) è la possibilità di utilizzare la black mask.

Cosa sono i punti neri e come sconfiggerli

I punti neri altro non sono che i fastidiosissimi comedoni. A livello superficiale rappresentano un inestetismo della pelle. Ma se andiamo ad analizzare la problematica su un piano più profondo possiamo vedere come questi consistano in un accumulo di sebo, batteri e cheratina. Il sebo di per sè è una sostanza oleosa prodotta dalle ghiandole sebacee. Esso svolge una funzione nutritiva per la pelle ed anche una funzione protettiva della stessa. Tuttavia, in determinate condizioni che risultano essere favorenti, quando si combina con gli altri due elementi porta alla formazione dei punti neri. Definiti neri per via del loro particolare colore scuro, scaturente dal processo di ossidazione causato dal contatto tra questi prodotti con l’aria. Tra le cause principali di formazione dei punti neri troviamo anche gli squilibri ormonali. In questo caso bisogna agire sul piano medico, sulla base di un consiglio esperto. Ma può trattarsi, quali concause, anche di un utilizzo di prodotti non adatti alla propria tipologia di pelle. Ad esempio creme particolarmente grasse e inadatte a pelli impure, quindi con effetto comedogenico. Anche non togliere il trucco quando si va a dormire, per pelli che sono particolarmente predisposte, rappresenta una concausa non trascurabile.

Composizione e funzioni della black mask

Letteralmente il termine black mask può essere tradotto con maschera nera. Già quando si ha la possibilità di visionarla si comprende bene del perché venga utilizzata questa specifica terminologia. Il colore della black mask è nero che più nero non si può. Questo per via del fatto che la sua composizione è caratterizzata fondamentalmente dalla presenza di carbone vegetale. Un componente assolutamente naturale che svolgerà due importantissime funzioni: una funzione antimicrobica e una funzione antimicotica. E proprio grazie allo svolgimento di queste due specifiche funzioni attribuibile a questo attivo, la black mask possiede proprietà fortemente purificanti, adatte alle pelli miste, grasse e impure. Sembra addirittura che risulti miracolosa nella lotta contro i punti neri.

Gli effetti della black mask sui punti neri

Non crediate che la black mask vada utilizzata per combattere i punti neri soltanto a danno fatto, quando questi ultimi capeggiano sul viso in maniera evidente ed inderogabile. La black mask torna invece soprattutto utile per lo svolgimento di una funzione preventiva efficace. Quindi in vista di una potenziale formazione di punti neri in pelli grasse e impure o particolarmente oleose. Meno consigliata è invece, questa tipologia di maschera, per chi possiede pelli secche o ultra secche e ancora meno per chi possiede pelli sensibili. Queste ultime potranno invece rivolgere le proprie attenzioni su altre tipologie di maschere. Ovvio che questa tipologia di pelle in genere tenda ad avere difficilmente problematiche connesse a punti neri e situazioni più tipiche di pelli grasse e miste.