La produzione di Amici pubblica un comunicato stampa: “Le supposte dove le mettiamo?

La produzione ha deciso di rispondere a delle futili polemiche attraverso un comunicato stampa.

La scorsa settimana l’alunno di Amici, Mattia, ha ballato sulle note di Malafemmena di Totò. Subito si è scatenata la polemica perché, per rientrare nel nel minutaggio imposto dalla produzione, la canzone di Totò è stata tagliata escludendo la frase “Femmena / Tu si’ na Malafemmena / Chi st’uocchie hê fatto chiagnere / Lacreme ‘e ‘nfamitá”. Oggi, la produzione ha deciso di rispondere a queste futili polemiche attraverso un comunicato stampa.

Il comunicato stampa della produzione di Amici

Di seguito le parole scritte nel comunicato: le polemiche adesso finiranno?

In questi giorni circola un’assurda polemica tra web e carta stampata, sull’eventualità che ad Amici si sia sentita l’esigenza di censurare la canzone di Totò, Malafemmena.
Una canzone che ad Amici è stata eseguita mille volte nel corso degli anni, con o senza la strofa contenente la parola malafemmena.
Nella circostanza a cui si riferisce la polemica, il brano è stato tagliato a circa un minuto o poco più, come è d’abitudine per l’esecuzione delle coreografie e di fatto, sia per stare nel tempo richiesto che per mantenere integra la melodia che tutti conosciamo, sono venute via due strofe centrali, oltre che la fine del brano.
Solo i malpensanti possono credere che si sia deciso di tagliare la parola malafemmena che però, nel frattempo, viene annunciata proprio introducendo la coreografia… “Francesca esegue una coreografia sulle note di Malafemmena”. Quindi secondo i critici, tagliamo la parola ma la utilizziamo per introdurre il brano. Saremmo quindi censori e cretini…
Nulla di grave, però rimane una questione aperta: se il curatore del progetto Totò Poetry Culture, Gianni Valentino (che ha dato il la alla polemica), può incappare in un sonoro errore, come è possibile che esimi giornalisti si prendano la briga di scrivere paginate sull’argomento senza nemmeno controllare l’accaduto?
Come diceva Totò, la vita è fatta di cose reali e di cose supposte: se le reali le mettiamo da una parte, le supposte dove le mettiamo?

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