Preservativo antistupro femminile, come funziona

Un preservativo antistupro è uno strumento inventato con lo scopo di prevenire o dissuadere lo stupro. I primi strumenti di questo tipo erano le cinture di castità nel XV secolo.

Un tampone di questo tipo antistupro è stato inventato nel 2000 da Jaap Haumann, una donna del Sud Africa, con lo scopo di prevenire e dissuadere lo stupro. Haumann ha progettato un preservativo che assomiglia a un tampone, facile da inserire che consiste su un core cilindrico di plastica che contiene una lama innescata per affettare quando pressato contro il pene. Una porzione della punta del pene sarà rimossa, come se si stesse facendo una operazione di penectomia.

Il preservativo antistupro femminile usa un design inventato da Sonnet Ehlers. Ehler è stata motivata a crearlo in seguito una collaborazione con un tecnico del sangue, in cui ha conosciuto molte donne vittime di stupro. Ha iniziato a capire di poter fare qualcosa quando la paziente le ha raccontato la sua storia di donna violentata.

Questo preservativo è in lattice e può essere indossato dalla donna nella vagina come un normale condom. Se qualcuno tenta di stuprarla, il suo pene entra in contatto con questo preservativo e lui sarà colpito causandogli dolore e dando alla vittima il tempo di scappare. Il condom rimane attaccato al corpo della vittima e potrà essere rimosso solo chirurgicamente.

E’ stato svelato il 31 agosto 2005 in Sud Africa, ma il prodotto non è ancora stato messo ad uso del pubblico e non si sa quando sarà in vendita.

Scritto da Simona Bernini

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