Phubbing: cos’è il nuovo fenomeno dell’era dei social

Tutti abbiamo sempre il telefono in mano ma farlo in modo ossessivo dà origine al phubbing, letteralmente, "snobbare usando lo smartphone".

Il phubbing indica l’abitudine di usare il cellulare continuamente, anche mentre si sta conversando con qualcuno, in carne ed ossa. Il nuovo fenomeno, tipico di quest’era dei social e del always on, causa fastidio e disagio nella persona ignorata e favorisce l’isolamento sociale di chi lo pratica, anche se del tutto involontariamente.

Cos’è il phubbing

Gli smartphone, se da un lato favoriscono la condivisione, dall’altro possono essere la causa di un isolamento. Il fenomeno per cui sarebbe proprio il cellulare a dividere le persone minando i rapporti sociali è chiamato phubbing (da phone e snobbing) e indica quell’abitudine di tenere sempre in mano il telefono anche mentre si ha una conversazione dal vivo. Ciò fa sentire l’altra persona del tutto ignorata, facendole provare una serie di sentimenti negativi che di certo non fortificano il rapporto. La pratica è di solito involontaria e ormai non ci facciamo nemmeno più caso. Avere in mano il telefono è un gesto ormai quotidiano, lo usiamo per leggere notizie, mandare messaggi o fissare appuntamenti di lavoro. Fare questi gesti mentre si è in compagnia, però, è anche sintomo di maleducazione.

Sul fenomeno sono stati effettuati diversi studi per comprenderne i motivi ma anche le conseguenze a livello psicologico e relazionale. Alcuni psicologi dell’Università del Kent hanno condotto uno studio, poi pubblicato su Science Daily da cui emerge come il fenomeno del phubbing, perpetrato nel tempo, possa influenzare in maniera negativa le relazioni. Questa conseguenza è la più importante perché deriva dal senso di esclusione che il phubbing provoca in chi lo subisce, chi ne è vittima infatti sente calare la propria autostima e il controllo sulle proprie relazioni. Lo studio coinvolgeva 153 partecipanti messi in tre diverse situazioni: nessun phubbing, phubbing parziale, phubbing completo. Da quanto è emerso, all’accrescere del phubbing, le persone percepivano una più bassa qualità della comunicazione e relazioni meno soddisfacenti.

Come gestire il phubbing

Si può combattere la dipendenza da smartphone e quindi il phubbing? Intanto la persona deve prendere coscienza del problema quindi chi lo subisce dovrebbe far riconoscere all’altro questa cattiva abitudine. Una volta fatto ciò, la persona interessata deve lavorare su sé stessa e sulle proprie abitudini, anche involontarie. Se si accorge di abusare nell’utilizzo del telefono, deve iniziare a fare delle pause. Separarsi dallo smartphone, fare una digital detox, per un certo periodo è anche salutare e aiuterà a contrastare la dipendenza.

Un’altra buona abitudine è silenziare le notifiche, almeno quando si è impegnati in un’attività, come può essere studio, lavoro ma anche tempo libero con amici. Sentire sempre il telefono squillare non fa che peggiorare la situazione perché ci fa sentire in dovere di rispondere immediatamente. Infine, si consiglia di imparare a concentrarsi su chi si ha davanti. Se si entra in empatia con l’altro ci si accorgerà del benessere che apporta una conversazione vera faccia a faccia.

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Scritto da Evelyn Novello

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