Perché si festeggia San Valentino?

Una delle feste più attese, da parte degli innamorati per i quali rappresenta un’occasione per stare insieme e dedicarsi l’uno all’altra e viceversa in serenità, ma anche per commercianti, fioristi e ristoratori che vedono in questa festa un’occasione di fare affari.

San Valentino è una festa che oggigiorno non ha nulla di religioso, non tutti sanno quale sia la ragione di questa ricorrenza, anzi qualcuno di domanderà: perché si festeggia San Valentino?

Occorre ritornare indietro di molto tempo, in particolare all’epoca romana quando il cristianesimo, infatti prima della venuta del Cristianesimo, il mese di febbraio rappresentava, nell’arco dell’anno, il momento della rinascita, il passaggio dall’inverno alla primavera e quindi alla ripresa della natura, e in questo periodi si tenevano i riti Lupercali tramite i quali ci si propiziava il favore degli déi affinché tenessero lontani i lupi dai campi e dalle coltivazioni.

Con il Cristianesimo questi riti vennero soppressi e papa Gelasio nell’anno 496 istituì la commemorazione di San Valentino, vescovo inviso all’imperatore Claudio per avere unito in matrimonio delle coppie che non avevano ricevuto il suo consenso. Nell’aspra persecuzione contro i primi Cristiani, l’Imperatore Claudio condannò al carcere e poi a morte il vescovo Valentino che durante la prigionia si innamorò della figlia del carceriere cui dedicò l’ultima lettera prima della sua esecuzione. La ragazza era cieca e il vescovo compì il miracolo di renderle la vista.

Il vescovo Valentino, pare, avesse la particolare propensione a riappacificare le coppie litigiose donando loro dei fiori, per questo è stato associato all’amore e agli innamorati.

L’esecuzione del vescovo Valentino avvenne il 14 febbraio dell’anno 273 d.C., data scelta per la festa degli innamorati.

Scritto da Maura Lugano

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