Paolo Sorrentino su Chiara Ferragni: “Attaccarla è uno sport”

Olga Luce

Olga Luce, nata a Napoli nel 1982, è diplomata al liceo classico. Scrive di cronaca, costume e spettacolo dal 2014. Il suo motto è: il gossip è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo (quindi tanto vale farlo bene)! Ha collaborato con Donnaglamour, Notizie.it e DiLei. Oggi scrive per Donnemagazine.it

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Paolo Sorrentino ha incredibilmente preso le difese di una donna estremamente diversa da lui per storia personale, talenti e aspirazioni.

Nell’ultimo numero di Vanity Fair, infatti, il regista napoletano premio Oscar ha manifestato il proprio sostegno a Chiara Ferragni, affermando tra le altre cose che l’odio di cui è fatta bersaglio ogni giorno è inaccettabile.

Paolo Sorrentino: “Ma perché?”

Il regista che trionfò agli Oscar con La Grande Bellezza è considerato, nel mondo intellettuale italiano, molto al di sopra di Chiara Ferragni. Quest’ultima, che “si è limitata” a costruire un vero e proprio impero sfruttando la propria immagine e le proprie capacità imprenditoriali, è ancora vista come un prodotto secondario della cultura di massa italiana.

Fortunatamente per lei Paolo Sorrentino non tollera minimamente questo disprezzo nei confronti di Chiara Ferragni ma anche di tutti coloro che fanno il lavoro della Ferry.

Addirittura, stando alle sue dichiarazioni quasi incredule a Vanity Fair, Sorrentino non si spiega perché gli italiani abbiano improvvisamente fatto del giudizio negativo lo sport più praticato d’Italia: da tifoso del Napoli è chiaro che Sorrentino avrebbe preferito che fosse il calcio a rimanere sport nazionale.

Mette tenerezza l’impegno di certe persone nel cercare di demolirti. C’è noia, aggressività inutile, fatica sprecata. Vedo che uno degli sport nazionali è attaccare gratuitamente Chiara Ferragni e mi chiedo: ‘Ma che ve ne importa? Ma perché? Che vi ha fatto di male?’. Ma se v’interessa così tanto occuparvi degli altri, allora fate volontariato.

Giudicare è così necessario?

L’intolleranza di Paolo Sorrentino nei confronti di coloro che passano gran parte del proprio tempo a giudicare non solo la Ferragni, ma anche qualunque altro personaggio pubblico, viene certamente dall’atteggiamento con cui il regista si approccia al mondo e naturalmente alla propria arte.

Come si evince dai suoi film e dalla poetica che sta alla base di essi, a Paolo Sorrentino non interessa giudicare quanto piuttosto descrivere la verità delle persone e del mondo:

C’è oggi un’inquietante corsa alla valutazione […] al giudizio. Gli uomini che sbagliano […] io voglio osservarli, non giudicarli. Non amo i giudizi, le convinzioni granitiche.

Giudicare gli influencer è sbagliato?

Per quanto a prima vista le affermazioni di Paolo Sorrentino in difesa di Chiara Ferragni possano sembrare più che giuste, c’è da riflettere: Paolo Sorrentino si schiera contro ogni tipo di giudizio o piuttosto solo contro i giudizi negativi sbandierati ai quattro venti?

Del resto, gli Influencer si mettono costantemente in mostra sui social per essere giudicati: vogliono apparire belli, pieni di stile, possibilmente ricchi e felici.

Tutto il loro impegno è mirato a ottenere dai follower giudizi positivi: vogliono sentirsi dire che sono più belli degli altri, con uno stile migliore degli altri, più fotogenici di altri.

A ben pensare anche l’attribuzione di un Oscar è un giudizio di valore: Sorrentino si schiera anche contro l’Oscar che ha ricevuto?

In realtà, il vero concetto dietro le dichiarazioni del regista è che l’odio fa male, soprattutto quando si è un bersaglio così esposto e così facile come Chiara Ferragni.

Non sono i giudizi a essere nemici della felicità, ma quelli espressi con odio e violenza verbale.