Paolo Beldì è morto: il regista è stato trovato senza vita in casa

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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Paolo Beldì è morto.

Il famoso regista televisivo è stato ritrovato senza vita in casa. L’allarme è scattato dopo che non si è presentato ad assistere alla partita degli Europei di calcio tra Italia e Belgio. 

Paolo Beldì è morto

Lutto nel mondo della televisione: il regista Paolo Beldì è morto. Tra qualche giorno avrebbe compiuto 67 anni, ma un infarto gli ha spezzato la vita in un giorno qualunque. Stando a quanto riportano i maggiori quotidiani, il suo corpo è stato ritrovato in casa dopo che un’amica ha lanciato l’allarme.

Paolo, infatti, era atteso presso il circolo di Levo per seguire la partita degli Europei 2020 tra Italia e Belgio. Quando gli amici non l’hanno visto arrivare si sono preoccupati e, poco dopo, hanno fatto la triste scoperta. Putroppo, quando il corpo è stato rinvenuto, non c’era più nulla da fare. 

Paolo Beldì è morto: trovato in casa senza vita

I medici giunti in casa di Beldì non hanno potuto fare altro che constatare il suo decesso.

L’infarto non gli ha lasciato scampo e la sua scomparsa è stata per tutti un fulmine a ciel sereno. Paolo era apprezzato e stimato da tutti. Molti dei programmi che hanno fatto la storia della televisione italiana portano la sua firma: da Quelli che il calcio a Grazie a tutti con Gianni Morandi, passando per tre edizioni del Festival di Sanremo. 

Paolo Beldì è morto: una lunga carriera

Conosciuto anche con il soprannome “il regista dei calzini“, Paolo Beldì ha avuto una carriera davvero brillante.

Dopo il debutto in radio come comico, era arrivato a Mediaset, all’epoca Fininvest, per occuparsi di programmi come Banzai e Mai dire Mundial. Fortemente voluto da Antonio Ricci per Lupo solitario e Matrjoska, è poi passato in Rai, dove ha firmato trasmissioni come:  Mi manda Lubrano, Svalutation e Francamente me ne infischio di Adriano Celentano, Rockpolitic e La situazione di mia sorella non è buona.