Paola Ferrari, Melissa Satta e Diletta Leotta: perché non c’è solidarietà femminile nel lavoro?

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Paola Ferrari ha criticato Melissa Satta, che ha risposto a tono, e poi si è scagliata contro Diletta Leotta, distruggendo la solidarietà femminile sul lavoro.

Per quale motivo le donne non riescono ad essere complici e continuano a farsi la guerra?

Paola Ferrari, Melissa Satta e Diletta Leotta, perchè non esiste la solidarietà femminile nell’ambito del lavoro?

Nel mondo del lavoro le donne hanno sempre una situazione delicata e sono state abituate a tirarsi su le maniche e lottare per vedere riconosciuto il proprio ruolo e i propri diritti. Ci sono ambienti in cui questo si accusa ancora di più, come la televisione, che è ancora un luogo in cui una donna rischia ancora di essere associata al semplice ruolo di valletta.

Forse è proprio questo il motivo per cui spesso si scatena una forte rivalità tra donne, che va a distruggere completamente la bellezza della solidarietà femminile. Succede spesso che, invece di pretendere di essere riconosciute per le proprie capacità dalla società e dal datore di lavoro, a volte le donne si ritrovano ad attaccarsi a vicenda, lanciandosi frecciatine, cercando di sminuirsi e mettendosi a paragone. Così accade che alcune donne si trovino ancora a giustificare la loro presenza in un ruolo di potere, facendolo spesso con altre donne.

Il risultato, però, è che la solidarietà tra donne, che dovrebbe esserci sempre, finisca per scomparire davanti ad un botta e risposta decisamente privo di senso e fuori luogo. Un po’ come quello che si è scatenato tra Paola Ferrari e Melissa Satta, che ha poi coinvolto anche Diletta Leotta.

Paola Ferrari, Melissa Satta e Diletta Leotta: cosa si sono dette?

Tutto è iniziato da Paola Ferrari e dalla sua “battaglia contro la spettacolarizzazione in senso estetico della figura femminile nel calcio”.

La donna ha spiegato in un’intervista quanto sia mortificante, secondo lei, il ruolo che Sky aveva assegnato a Melissa Satta, con “quel momento del ‘leva-giacca’, in cui restava in top, tra le risatine degli uomini in studio”. Paola Ferrari aveva anticipato che le sue parole non volevano essere “un attacco a Mellissa, che è bellissima” e che lei ha sempre difeso da chi l’accusava di compromettere la carriera del compagno Matteo Berrettini.

Tutto questo poco prima di parlare di Diletta Leotta, che secondo lei è molto brava, ma nessuno se ne accorge. “Diletta è furba e fortunata, fa un sacco di soldi, beata lei, però non si può mitizzare un’immagine di donna perfetta con il seno che sfida la forza di gravità, non è reale” ha dichiarato Paola Ferrari al Corriere.

La risposta di Melissa Satta è arrivata durante l’intervista con Francesca Fagnani, a Belve. “Questa è una rosicona.

Cosa c’è di male togliere la giacca, toglie la professionalità a una donna?” ha dichiarato. Evidentemente per Paola Ferrari si, visto che ai microfoni di Un giorno da Pecora ha ribadito che Melissa Satta e Diletta Leottanon sono giornaliste ma splendide showgirl”. Il problema sono ancora una volta i ruoli, non sempre assegnati in base alle capacità ma spesso in base alle caratteristiche estetiche. Ma è proprio su questi ruoli che dovrebbe emergere la solidarietà femminile, forse, per fare realmente la rivoluzione insieme, unite.

Paola Ferrari ha voluto spiegare che non si tratta di una questione di donne, ma di persone, facendo i nomi di tante colleghe che le piacciono, come Simona Rolandi e Alba Parietti, che in realtà sul suo corpo ha puntato molto nella sua carriera. Sembra proprio che le donne debbano difendersi dall’essere donne ed è triste, perché ancora una volta si è persa un’occasione importante.

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