Ricordate quando nel 2007 uscì il primo Transformers? Ricordate l’entusiasmo che ci prese nel sapere che finalmente avremmo visto dei robot giganti prendersi a mazzate su grande schermo con un budget colossale e con un regista, Michael Bay, che sarebbe dovuto essere un capofila del genere?
Allora ricorderete anche la delusione sottaciuta – ripetuta per i due successivi capitoli – alla vista di quelle scene d’azione estremamente confusionarie, nelle quali non si capiva chi stesse colpendo chi e cosa stesse facendo cosa, probabilmente a causa della distrazione generata da un montaggio frenetico e da tutte quelle torsioni e giravolte inutili.
Pacific Rim, dopo una fremente e lunghissima attesa, è arrivato per rimediare a un simile scempio. Il film di Guillermo Del Toro (che riprende in parte le velleità monumentali del progetto abortito di adattamento lovecraftiano de Le montagne della follia) è infatti un enorme regalo offerto a una generazione intera cresciuta a merendine e Mazinga, Goldrake e Daitarn 3.
La pellicola prende spunto da una molteplicità di fonti – i colossali mostri giapponesi (Godzilla – Gojira e tutti i Kaiju che devastano ciclicamente Tokyo), i robot d’acciaio di Go Nagai e quelli organici di Neon Genesis Evangelion – e le frulla in modo originale, alla maniera americana, in uno spettacolo magniloquente.
La trama dell’opera è poi semplice ma non banale, come si addice a un cartone animato nipponico degli anni ‘80. Da un varco interdimensionale apertosi nelle profondità dell’Oceano Pacifico emergono delle imponenti creature aliene (i Kaiju, per l’appunto) che iniziano a distruggere ogni cosa sul loro cammino, mettendo a repentaglio la sopravvivenza della razza umana. I maggior stati mondiali decidono così di correre ai ripari costruendo delle macchine adatte a fronteggiare la minaccia: nascono i Jaeger, giganti antropomorfi, guidati da una coppia di piloti che per controllarne i movimenti devono stabilire tra loro una connessione neuronale.
La battaglia infuria quindi con violenza sulla Terra, ma la vittoria non sembra arridere all’uomo. L’innalzamento di una muraglia di difesa servirà a poco: solo Raleigh Becket, un pilota che ha perso il fratello in combattimento, potrà arrestare il processo che inevitabilmente porterà all’estinzione totale della nostra specie.
Nel cast del film in uscita oggi al cinema troviamo il protagonista Charlie Hunnam, Idris Elba, Rinko Kikuchi e Ron Perlman, attore feticcio dell’autore dei due Hellboy.