Ora ci tocca anche Sgarbi: l’apologia sgarbiana e l’arte del farsi i cazzi propri in tv

1) Lo show inizia con un vorticar d’immagini di disastri. Dies Irae in sottofondo. VabbŠ, ma tutto ‘sto casino solo perch‚ Berlusconi ha preso ‘na mazzata? E’ solo il primo turno, eh? C’Š ancora il ballottaggio, Vitt•, non fare cos. Bella tra l’altro la scenografia soffiata a Ulisse – Il piacere della scoperta, con le colonne e le statue. Entra una capra, Vittorio gli urla “Capra! Capra! Capra!”. Quando si dice sottile autoironia.

2) Parla per quella che sembra un’eternit… dei suoi maestri, da Cossiga a Federico Zeri, che un sacco di gente penso non sappia neanche chi sia. Guardate, io posso anche sforzarmi di seguire lui ed i suoi arzigogolati ragionamenti, ma ho paura che uno show del genere potrebbe non avere successo. CioŠ, chi se ne frega dei fatti privati di Sgarbi in prima serata su raiuno? Avessimo detto Napoleone.

3) Chiama gli ospiti, li molla l, inizia lunghi monologhi, poi si ricorda degli ospiti e li rimanda a posto. Succede con il prete (a cui concede un sermone verso la fine del programma) e con Morgan (che glielo fa notare con ironia, ma Sgarbi reagisce inalberandosi). Boh. Pare tutto improvvisato. Manda un video in cui praticamente celebra le volte in cui ha insultato la gente in tv, poi sbotta: “Occorre una pausa, occorre una pausa” e manda la pubblicit…. Messaggio promozionale in cui, sornione, fa lo spot del thŠ: il momento si rivela di gran lunga il pi— notevole della prima mezz’ora.

4) Walter Chiari, Carmelo Bene, Buster Keaton, Longanesi, Celentano e cento altri. Citazioni su citazioni. Van bene ogni tanto, ma troppe possono creare confusione. Sembra quasi voler dire “ehi, guardate quante cose so“. D’accordo, ma intelligenza e nozionistica son cose differenti.

5) Il senso del programma continua a sfuggirmi. Un collage di idee, di concetti, di personaggi per dire… cosa? Che anche una certa destra ha dei valori ed una solida base culturale? Ma che ci siano conservatori coi controcoglioni mi pare lapalissiano. Sono il meretricio intellettuale e l’incivilt… che minano le fondamenta dell’uomo, indipendentemente dal colore politico.

6) Ad un tratto tira fuori da un cassetto la testa mozzata di un manichino. Identica a lui. Provocazione cheap. Poi parte per la tangente e si prende un quarto d’ora per difendersi dalle ultime accuse di mafia. Di nuovo, ma c’Š bisogno che lo faccia in prima serata sulla tv pubblica?

7) Prima ora interamente dedicata ai panegirici autoreferenziali di Sgarbi su Sgarbi per Sgarbi. Pura apologia sgarbiana – che non si capisce perch‚ dovrebbe essere migliore o diversa dall’apologia santoriana (Š solo un esempio). Attacca frontalmente il Fatto Quotidiano perch‚ ha pubblicato un articolo contro di lui. E Sgarbi attacca il Fatto, e il Fatto attacca il Giornale, e il Giornale attacca Santoro, e Santoro attacca Ferrara, e Ferrara attacca Floris… non se ne esce mai. In Italia s’Š trasformato tutto in una orrenda melassa, in un molesto pasticcio in cui ogni cosa Š aggressione, Š politica, Š derby, e se non ti schieri sei scemo.

8) Poco simpatico (eufemismo) il soliloquio di tale Carlo Vulpio sulle energie rinnovabili. S’Š tentato truffaldinamente di far passare il seguente concetto: “un grifone sbatte contro un impianto eolico = la green economy Š un crimine”. Guardacaso manca meno d’un mese al referendum per il nucleare. Si pu• certamente dibattere sull’uso delle energie pulite – in fondo di mascalzoni che vogliono arricchirsi Š pieno il mondo – ma non cos. Non cos.

(foto tratta da tvblog)

Scritto da Style24.it Unit

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