One Direction Best Song Ever: video a quasi 20 milioni di accessi

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Nulla sembra fermare i cinque ragazzi britannici, neanche la nascita del Royal Baby!

Se qualcuno avesse avuto ancora dei dubbi sulla solidità loro successo, sicuramente questi saranno stati spazzati via dagli impressionati numeri collezionati dagli One Direction.

Ad appena due giorni dalla messa online del video del loro ultimo brano, Best Song Ever (titolo impegnativo come pochi altri), i directioner – ovvero i fan del gruppo – che hanno visualizzato il filmato sono stati ben 18,9 milioni.  

Una cifra impressionante, che tra l’altro segna un record non da poco: solo nella prima giornata il videoclip è stato visto oltre 10,9 milioni d volte, battendo così il record di visualizzazioni in 24 ore detenuto da Miley Cyrus con la sua We Can’t Stop (10,7 milioni).

La canzone dei 5 ragazzi britannici,ad ascoltare il testo cantato da Niall Horan, Zayn Malick, Liam Payne, Harry Styles e Louis Tomlison, non sarebbe altro che la solita storiellina sentimentale adolescenziale, un classico evergreen di ogni boyband.

Più interessante invece il video, nel quale ognuno dei protagonisti compare nelle vesti di se stesso e di uno dei personaggi di finzione (due produttori, di cui uno identico al Les Grossman di Tom Cruise in Tropic Thunder, una segretaria, un direttore di marketing e un coreografo).

Il tema, neanche questo troppo originale, è il classico contrasto tra la spontaneità-sincerità-salutare follia priva di compromessi del gruppo e i tentativi dello showbusiness di ridurli a un altro prodotto massificato e plastificato da sfruttare fino all’esaurimento.

Si discute infatti di un ipotetico film da girare (mentre This is Us, il documentario diretto e co-prodotto da Morgan Spurlock uscirà a settembre), ma è evidente che attori e produttori hanno idee diverse sul taglio da dare alla pellicola.

Se il risultato alla fine è simpatico, qualche dubbio permane sull’onestà intellettuale dell’operazione: proclamarsi paladini dell’integrità artistica quando poi non si è altro che banale e usurato pop da classifica non si può definire propriamente una mossa pulita; allo stesso modo assumere un atteggiamento da ribelli per poi prodursi nel più abusato dei balletti lascia intendere che, autoironia a parte, qui di contestazione non c’è traccia.

Fuori luogo invece le accuse di omofobia lette sul web, tanto più che i One Direction sono stati recentemente contestati per la loro politica gay friendly: alcuni personaggi risultano essere sì degli stereotipi molto banali, ma è preferibile parlare di ingenuità piuttosto che di ignoranza o di subdola malevolenza.

Foto: You Tube