Obama, Abbottabad e la foto di Bin Laden morto

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Ieri m’appare Obama in tve mi dice che Bin Laden Š morto.

L per l rimango perplesso. Per anni m’han raccontato che Osama si celava tra le montagne afghane, costretto a nutrirsi di latte di capra afghana ed a giocare allo schiaffo del soldato afghano (se non indovini chi tira la sberla devi mungere la capra, ma a volte Š un caprone – tipico umorismo afghano) per passare il tempo tra una minaccia al mondo e l’altra.

Invece si scopre che era nascosto in un villone da millemila milioni di dollari in una cittadina pakistana chiamata Abbottabad

(Abbottabad, adoro ‘sti nomi, fanno folklore)

tutta fatta di casupole piccoline tranne quel villone l, e nessuno si chiedeva chi ci abitasse, nel villone (che gli ammerigani chiamano compound).

Un compound con muri alti cinque metri. Col filo spinato in cima. “Gli abitanti non sapevano chi ci fosse“, chiurlano i tigg. In un compound edificato pochi anni fa nel bel mezzo d’una citt… che non Š esattamente Los Angeles (che Š piena di ville fino a scoppiare). Nessun politico o pubblico ufficiale locale pare si sia mai domandato: “Ehi, bella villa, chiss… di chi Š. Facciamo un controllino”.

Poi, una sera, sulle note della Cavalcata delle Valchirie, quattro elicotteri pieni di americani armati ed incazzati appaiono all’orizzonte e puntano dritti su Abbottabad

(Abbottabad letta al contrario fa Dabattobba.

Pi— che una citt…, un indigeno raffreddato)

e non posso fare a meno di pensare che casualmente ci• accade mentre gli USA iniziano a prepararsi per le prossime elezioni presidenziali. Scontro a fuoco nel villone abbottabadesco, nessun americano ferito (miracolo), Bin Laden fatto secco con un colpo in piena faccia. Fosse Street Fighter 2 sarebbe un Perfect Game, con l’avversario KO e la tua linea vitale intatta. Grande vittoria, senza dubbio.

Un momento cos eccezionale va ricordato e consegnato alla storia con foto, video, testimonianze incontrovertibili…

…difatti gli americani prendon su il cadavere e lo buttano in mare.

Assicurandoci per• che l’han trattato con molta cura, che han fatto la prova del DNA ed era proprio lui e che l’abbiam preso davvero, si si, fidatevi.

Ora, a me l’America Š simpatica, sono cresciuto a pane ed american dream, ma non ho scritto Giocondo sulla fronte.

Nell’Era dell’Informazione, in cui ogni evento Š veicolato attraverso decine di mezzi di comunicazione, in cui l’America non Š seconda a nessuno in quanto a spazzatura mediatica ed in cui la foto di Bin Laden morto avrebbe un impatto stratosferico a livello globale (viviamo in una societ… in cui TUTTO Š immagine, e dove la statua di Saddam abbattuta conta quasi pi— delle effettive sorti d’una intera guerra)… ecco, va da s‚ che la gente difficilmente s’accontenter… di un paio di comunicati dove – giurin giurello croce sul cuore – ci garantiscono che hanno flatlineato il Grande Nemico.

Fosse cos, domani vi faccio leggere il mio rapporto sull’uccisione del Fortunadrago. L’ho ucciso stanotte, Š stata una caccia epica. Non ho foto n‚ altre prove, ma ho fatto il test del DNA ed Š proprio lui, ve l’assicuro. Poi l’ho gettato in un pozzo segreto che non vi dico dov’Š, per• fidatevi. C’era anche la marmotta che confezionava la cioccolata. Ho ammazzato pure lei e mi son fatto il pellicciotto per l’inverno.

Parola di scout.

P.S. = iniziano a circolare alcune foto di Obama e del suo staff durante il blitz, ma di per s‚ non certificano nulla: potrebbero stare guardando qualsiasi cosa, da una foto di Emilio Fede nudo ad una puntata di Ammmiscidimaria.