Chi è Nunzia Catalfo: tutto sul nuovo Ministro del Lavoro

Fabrizia Volponi

Fabrizia Volponi nata ad Ascoli Piceno nel 1985. Laureata in "Scienze Storiche" e in "Scienze Religiose", sono da sempre appassionata di lettura e di scrittura. Divoro libri e li recensisco sul mio Blog Libri: medicina per il cuore e per la mente. Lasciatemi in una libreria, possibilmente piccolina e vintage, e sono la donna più contenta del mondo.

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Nunzia Catalfo è il nuovo Ministro del Lavoro che PD e M5S hanno scelto al posto di Luigi Di Maio.

Prima firmataria del Reddito di Cittadinanza, si è occupata per trent’anni “formazione e dispersione scolastica”. Cosa sappiamo di lei?

Nunzia Catalfo: chi è?

Nonostante le insistenze del PD, al Ministero del Lavoro è rimasto un pentastellato. A prendere il posto di Luigi Di Maio è Nunzia Catalfo. Nata a Catania il 29 luglio del 1976, si è occupata per 30 anni di “formazione, dispersione scolastica e aiuto all’inserimento in collaborazione con i centri per l’impiego e i servizi per l’impiego in generale”.

Nel 2008 è diventata attivista del Movimento 5 Stelle e nel 2013 è stata eletta senatrice della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione Sicilia per il M5S. La Catalfo ha contribuito a scrivere il disegno di legge sul Reddito di Cittadinanza. Dal 16 ottobre 2014 ha sostituito il collega Bruno Marton come vicecapogruppo del M5S al Senato insieme al collega Marco Scibona. Alle elezioni politiche del 2018 è stata rieletta Senatrice nel collegio uninominale di Catania.

Il 21 giugno 2018 è stata eletta Presidente della 11ª Commissione permanente Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale del Senato.

Il reddito di cittadinanza

Nel 2013, quando viene eletta senatrice, è la prima firmataria del Reddito di Cittadinanza. In merito alle accuse di Matteo Salvini sull’argomento, la Catalfo ha dichiarato: “Il Rdc non toglie lavoro né alimenta il ‘nero’ come ha detto Salvini. Il Ministro dell’Interno ha inanellato una serie di falsità e luoghi comuni al solo scopo di denigrare la misura voluta dal M5S e che ad oggi ha già raggiunto oltre 2.400.000 cittadini in condizioni di povertà”.

A metà agosto 2019, quando il leader di Lega Nord ha aperto la crisi di governo, Nunzia lo ha attaccato immediatamente accusandolo di aver fatto intendere che con un governo di centrodestra la misura sarebbe stata cancellata.